Il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia ha disposto che la gup Tiziana Gueli resti applicata all’udienza preliminare, con al centro l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps, a carico di Daniela Santanchè e altri per l’udienza del 20 maggio e per tutte le successive. Giudice che, infatti, da aprile passerà dall’ufficio gip alla nona sezione penale. Nel provvedimento Roia fa presente che occorre “garantire il principio del mantenimento dell’organo giudicante” con la “necessità di conservazione della conoscenza degli atti in un procedimento che prevede, fra l’altro, secondo l’imputazione, fatti a rischio prescrizione”.
La giudice, davanti alla quale si sono tenute già tre udienze da ottobre scorso, compresa l’ultima brevissima del 26 marzo di rinvio a fine maggio per la richiesta di termini a difesa del nuovo legale Salvatore Pino, era già stata prorogata nel suo incarico all’ufficio gip da fine febbraio fino al 31 marzo.
Nel provvedimento Roia spiega di aver sentito sia la presidente dell’ufficio gip Ezia Maccora che la stessa giudice Gueli e di aver compreso che non è possibile prorogare ancora la gup nell’ufficio, per le necessità della nona sezione penale del Tribunale, dove deve iniziare la nuova funzione.
Non essendosi, però, ancora definito il procedimento a carico della ministra del Turismo, dell’ex compagno Dimitri Kunz e di un ex collaboratore esterno di due società del gruppo Visibilia ,oltre che delle stesse società, per Roia va garantito, fino alla conclusione con decisione dell’udienza preliminare, “il principio del mantenimento” del giudice che conosce gli atti, visto anche, scrive il presidente, il “rischio di prescrizione”. E cita a supporto una circolare del Csm “in materia di supplenze, assegnazioni, applicazioni”. Circolare, si legge ancora, che consente “l’applicazione ‘ad processum’ del magistrato trasferito”, quando il procedimento è “in avanzato stato di istruttoria”. E nel caso specifico la giudice Gueli il 9 ottobre ha già affrontato “questioni preliminari” e poi il 23 dello stesso mese il tema della “competenza territoriale”, risolto dalla Cassazione mantenendogli atti a Milano. La comunicazione di Roia è stata trasmessa anche al Csm.