Era entrato in Italia seguendo la Rotta Balcanica dichiarando false generalità e di essere minorenne al fine di poter richiedere la protezione internazionale l’uomo di origini pachistane fermato dal Ros, nell’operazione Medina, condotta insieme con i carabinieri del Comando provinciale di Trieste e Squadre Operative di Supporto del 13esimo Reggimento Carabinieri Friuli Venezia Giulia.
L’uomo, fermato nell’ambito di una indagine su terrorismo internazionale, dal suo arrivo in Italia, è stato ospite a Trieste di una struttura del consorzio che gestisce l’accoglienza dei migranti. Secondo quanto ricostruito, l’indagato cercava sul web, su svariate piattaforme, materiale di “chiarissima” ispirazione jihadista, che a sua volta rilanciava su social media dedicati attraverso numerosi profili.
Il soggetto indiziato, in numerose occasioni, ha dimostrato la propria vicinanza ai principali gruppi del jihad globale, dichiarando apertamente la propria appartenenza all’organizzazione terroristica.