Cgil e Uil anche dopo l’incontro con la premier Giorgia Meloni e il governo a Palazzo Chigi confermano lo sciopero generale sulla manovra indetto per il 29 novembre. La presidente del Consiglio durante un vertice durato 6 ore ha difeso l’impianto del testo, basato sul taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro, e ventilato la possibilità di ulteriori ritocchi sul secondo scaglione Irpef in base alle risorse raccolte con il concordato.
Argomentazioni ritenute insufficienti dalle due sigle sindacali, mentre la Cisl invita a in incendiare il clima sociale nel Paese e valuta positivamente l’impianto complessivo del testo.