“Il mio assistito è allibito e sconvolto”. 

Poche inequivocabili parole quelle pronunciate dal legale di Andrea Sempio, Massimo Lovati, dopo aver appreso la notizia che il suo assistito è nuovamente indagato per il delitto di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.

Le prime indagini su Sempio

Classe 1988, grande amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, Sempio all’epoca dei fatti era diciannovenne. Tra il 2016 e il 2017 era già stato al centro di ulteriori indagini, sollecitate da parte dei legali di Stasi sul dna ritrovato sotto le unghie della giovane uccisa, compatibile con quello del ragazzo

I legali di Stasi, nel loro tentativo di far riaprire le indagini, valorizzarono la possibile contraddizione tra l’ipotizzata presenza di dna di Sempio sotto le unghie della ragazza e il fatto che lui negasse di frequentarla all’epoca. Nella perizia chiesta dai giudici dell’appello ‘bis’ la traccia genetica venne definita troppo ‘rovinata’ per poter essere considerata scientificamente valida, mentre secondo i difensori di Stasi c’era la piena coincidenza tra i due dna a confronto e in alcuni dei 9 reperti estrapolati il dna era “pulito” e ben leggibile.

Le accuse furono poi archiviate dall’allora procura di Pavia guidata all’epoca da Mario Venditti: “Se è non condivisibile ma umanamente comprensibile l’intento di fare di tutto per difendersi da una gravissima accusa, anche dopo l’esaurimento dei possibili gradi di giudizio ordinario, nel caso di specie ci si deve tuttavia arrestare di fronte all’inconsistenza profusa dalla difesa Stasi e tendente a rinvenire diverso, alternativo, colpevole dell’uccisione di Chiara Poggi”.  

Un frame di Andrea Sempio durante la trasmissione “Quarto Grado” di Rete 4, 11 marzo 2025 (ANSA/QUARTO GRADO)

La nuova consulenza che riapre il caso ‘Poggi’

Oggi grazie a una nuova indagine sul dna, sviluppata grazie a metodi e tecniche di ultima generazione, si riesce a fare nuova luce sul delitto arrivando così all’avviso di garanzia notificato dai carabinieri nei giorni scorsi a Sempio. L’accusa contestata, si legge nelle carte in possesso del Tg1, è omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi

Una nuova consulenza, affidata a un  tedesco esperto in genetica, potrebbe riaprire il caso sul delitto di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco e per cui omicidio è stato condannato a 16 anni in via definitiva l’allora  fidanzato Alberto Stasi, che a breve finirà di scontare la sua pena  nel carcere milanese di Bollate. I risultati di questa nuova  tecnica per estrarre ed analizzare il Dna potrebbe consentire di  tornare a indagare (come già fatto nel 2016) su Andrea Sempio.

Le risultanze di questa nuova  tecnica per estrarre ed analizzare il Dna potrebbero consentire di  tornare a indagare (come già fatto nel 2016) su Andrea Sempio e avrebbero riacceso le speranze della difesa di Stasi. 

Sempio fu ascoltato anche come testimone

Prima di allora Sempio era stato sentito come testimone in due occasioni. Una prima volta accadde nei giorni concitati delle indagini subito dopo il crimine, nell’estate del 2007, quando mise a verbale di frequentare la villetta dei Poggi per via della sua amicizia con Marco Poggi ma di non avere rapporti con la sorella Chiara. Una seconda, circa un anno e mezzo dopo. 

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