Nessuna ombra apparente, le passeggiate serali, le abitudini e “pochi amici“, la descrivono così, nelle prime ricostruzioni investigative, gli inquirenti, una donna che aveva una vita quasi lineare, tranquilla con il desiderio di sposarsi, e molto legata alla famiglia.
Un ritratto, costruito attraverso i racconti delle testimonianze raccolte dagli investigatori in questi giorni, che per ora è solo una traccia, per fare un profilo della 33enne uccisa a coltellate, ormai tre settimane fa, con l’assassino (o assassina) ancora a piede libero, in un vero e proprio giallo.
Sharon Verzeni uccisa a Terno d’Isola (Rai)
La vita della donna senza ombre
Sharon lavorava al bar “Vanilla” di Brembate, di lei – raccontano gli investigatori – si sa che amava la lettura di qualche libro nel tempo libero, c’era poi la convivenza con Sergio Ruocco (il cui alibi per la notte del delitto è stato più volte confermato, anche durante l’ultimo incontro con gli investigatori, durato 5 ore), le passeggiate serali per ovviare al caldo e per seguire le indicazioni del dietologo per dimagrire prima di scegliere il vestito da sposa.
Sharon Verzeni (Tgr)
Di recente, l’avvicinamento a un gruppo di Scientology consigliatole dalle colleghe del bar, confermato dalla madre.
Le coltellate “alle spalle”
Sharon Verzeni, raccontano le prime cronache da Terno d’Isola, aveva poche frequentazioni, pochi contatti anche nel cellulare, la cui copia forense è tutt’ora al vaglio degli inquirenti: non ci sarebbero chiamate o messaggi fatti o ricevuti mentre passeggiava.
Resta quindi ancora un mistero chi potesse avercela così tanto con lei da sferrarle quattro coltellate profonde, di cui tre mortali, sorprendendola alle spalle, mentre camminava in strada senza darle il tempo – è emerso dall’autopsia – neanche di difendersi.
Forse conosceva il suo (o la sua) assassina? O forse non la conosceva affatto, ma la sua bontà d’animo e buonafede, testimoniata in modo unanime dai vicini e parenti, potrebbe averla portata a voltare le spalle con noncuranza a chi l’ha assassinata.
Sharon Verzeni (Tg3)