Chiara Petrolini, la studentessa parmigiana 21enne accusata di aver ucciso e sepolto nel giardino della villetta dove viveva a Vignale di Traversetolo i suoi due piccoli appena partoriti, a maggio 2023 e ad agosto 2024, resta ai domiciliari. Lo ha deciso la Cassazione che ha rinviato gli atti al Tribunale del Riesame, tenuto ora a decidere nuovamente sulla misura cautelare per la giovane. La Suprema Corte ha annullato con rinvio, per disporre un nuovo giudizio, l’ordinanza del
Tribunale del riesame di Bologna che, in accoglimento dell’appello della Procura, aveva disposto il carcere per
Petrolini.

A far venire la vicenda alla luce, nella casa di Vignale, era stata, lo scorso 9 agosto, la nonna della ragazza che aveva trovato il corpo di un neonato dissepolto dai cani di famiglia scavando nel giardino della proprietà. Il primo piccolo trovato sotto terra è poi risultato essere – a seguito degli accertamenti svolti dagli inquirenti – il secondogenito: il 7 settembre, infatti, vennero scoperti i resti di un altro piccolo, il primo figlio di Chiara. La scoperta del primo cadavere era stata comunicata alla famiglia mentre si trovava in vacanza negli Stati Uniti: una vacanza conclusa, come era stato programmato, il 19 agosto con il rientro in Italia.

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