L’aula della Camera ha approvato in via definitiva il decreto legge sulla cittadinanza con 137 voti a favore, 83 contrari e 2 astenuti. Con il provvedimento, che si compone di 4 articoli, si introduce una preclusione all’acquisto automatico della cittadinanza per i nati all’estero con altra cittadinanza, salvo specifiche eccezioni. La legge prevede una stretta sulla doppia cittadinanza e che gli italo-discendenti nati all’estero possano avere il passaporto italiano per ‘ius sanguinis’ solo fino a due generazioni, cioè non oltre un genitore o un nonno nato in Italia.

In Senato sono state apportate importanti modifiche: tra queste l’estensione dei termini per alcune domande, nuove disposizioni per i minori, l’introduzione di un requisito biennale di residenza per i figli di cittadini italiani e la soppressione della prorogabilità fino a trentasei mesi per alcuni procedimenti.     

Si interviene inoltre sulle prove nelle controversie e si apre alla possibilità di lavoro subordinato fuori quota per discendenti di cittadini italiani e con cittadinanza in Paesi a forte emigrazione italiana.

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