«Via col vento» è un capolavoro del professionismo spettacolare del cinema Usa. Fatti i conti con l’inflazionem il film ha incassato più di «Avatar» e «Titanic»
Cosa c’è di più classico di
«Via col vento»?
È il film più amato del mondo, saldamente al primo posto, fatti i conti dell’inflazione, con 4.192 milioni di dollari, più di «Avatar» e «Titanic»: costato nel ’39 3.957.000 dollari in cinque mesi ne aveva incassati 20, a fine 1940 il film di 220’ era stato visto in Usa da 25 milioni di persone. È il monumento del periodo più glorioso di Hollywood, il super melodramma che sposa senza dubbio la causa sudista (i neri parlano coi verbi all’infinito come gli indiani nei vecchi western) tratto dal romanzo best seller del ’36, di Margaret Mitchell, con l’eroina desiderata da tutte le dive, R
ossella O’Hara.
Vivien Leigh (un’inglese!) vinse il match dopo 1400 provini in cui furono scartate Katharine Hepburn, Bette Davis, Joan Crawford. Doppie regìe: a Victor Fleming che sta nei titoli spetta il 50% del girato, ma prima di lui aveva iniziato George Cukor, poi continuarono Sam Wood, il produttore Selznick e William Cameron Menzies che girò l’incendio di Atlanta, prima scena il 10 dicembre ‘38, bruciando vecchie scenografie come quelle di King Kong.
La storia, sudista-razzista al 100%, è quella della guerra di Secessione, delle piantagioni di cotone di Tara, dove si innesta l’infinita love story tra la caparbia, capricciosa Rossella O’Hara e l’avventuriero Rhett Butler (Clark Gable), affiancati dalla cugina Melania (Olivia de Havilland, morta nel 2020 a 104 anni) e dal primo amore Ashley (Leslie Howard). Battuta cult: francamente me ne infischio (in originale per la parola Damn, dannazione, fu pagata una multa di 5.000 dollari); battuta finale di lei verso il pubblico: Domani è un altro giorno.
Capolavoro del professionismo spettacolare del cinema statunitense, «Via col vento» uscì in Italia solo nel 1949 per la guerra, ma forte di otto Oscar tra cui il primo vinto da un’attrice di colore, Hattie McDaniel, che fu fatta attendere fuori dalla porta prima di entrare nella sala delle feste e ricevere la statuetta.
27 agosto 2023 (modifica il 27 agosto 2023 | 20:53)
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