Claudio Amendola torna in tv: l’esordio a 19 anni, il rapporto con il padre Ferruccio, il matrimonio (finito) con Francesca Neri, i suoi segreti

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«Dirigere una serie così è anche una grande opportunità proprio perché in questa storia, in questa saga familiare avvincente ed emozionante, mi è stato possibile esplorare una gamma di sfumature e di toni di racconto che non sempre si trovano nelle serie tv». Claudio Amendola ha detto queste parole a Sette a proposito della serie da lui diretta, «Il patriarca», che debutterà in prima serata su Canale 5 venerdì 14 aprile. Oltre a dirigere l’attore interpreta anche il protagonista, Nemo Bandera, un imprenditore e narcotrafficante di successo al quale, poco prima di compiere sessant’anni, viene stata diagnosticata la malattia di Alzheimer. «Nel Patriarca c’è prima di tutto la parabola del potere ottenuto ad ogni costo e la fragilità su cui si regge, e poi l’importanza della famiglia, porto sicuro in cui ritrovare la serenità e la forza anche nei momenti più bui. E soprattutto ci sono le grandi emozioni che da sempre muovono le grandi storie: la vendetta, la rabbia ma anche l’amore e la generosità, la viltà e il coraggio, l’amicizia e il tradimento, le dinamiche intestine di potere e successione, le scalate: è ampio il panorama di argomenti che si intrecciano».

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