Colpo di scena nella vicenda sull’eredità Agnelli: spunta un testamento inedito del 1998

Un nuovo capitolo si aggiunge alla saga dell’eredità Agnelli. Durante l’udienza odierna al tribunale di Torino, i legali di Margherita Agnelli hanno presentato un testamento olografo inedito, datato 20 gennaio 1998, attribuito a Gianni Agnelli

 

Gianni Agnelli con il figlio Edoardo (Reuters)

29/09/2025

Il documento, emerso nel corso di indagini della Procura torinese, dispone che il 25% delle quote della società “Dicembre – la cassaforte di famiglia che controlla il gruppo Exor – sia destinato al figlio Edoardo Agnelli, morto tragicamente nel 2000. Questo testamento revocava la “lettera di Monacodel 1996, che assegnava la stessa quota al nipote John Elkann.

Giovanni Agnelli e sua moglie Marella Caracciolo (ANSA)

Secondo i legali di Margherita, il testamento dimostra che le volontà finali dell’Avvocato furono ignorate, favorendo John Elkann, che acquisì il controllo della “Dicembre” grazie a una donazione della nonna Marella Caracciolo nel 2003

Le quote spettavano a Edoardo e, in sua assenza, agli eredi legittimi, ossia Margherita e Marella”, dichiarano gli avvocati Dario Trevisan e Valeria Proli, sottolineando come il documento possa “rivedere radicalmente gli assetti proprietari” e rappresentare “la prova morale di un tradimento delle volontà di Agnelli”.

Eredità Agnelli (Rai)

La difesa dei fratelli Elkann (John, Lapo e Ginevra) replica che il testamento, prodotto solo in copia fotostatica, non incide sulla successione. “Edoardo era già deceduto al momento della morte dell’Avvocato nel 2003, e le quote furono trasferite a Marella e Margherita. L’accordo transattivo del 2004 ha chiuso la questione”, affermano, accusando Margherita di generare “confusione mediatica”.

Le indagini della Procura, che coinvolgono John Elkann e altri per evasione fiscale e truffa, aggiungono tensione a una disputa che continua a scuotere una delle dinastie più influenti d’Italia.

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