La crescita di Poste come primo azionista di Tim è positivo “soprattutto perché il sistema Paese Italia ha riscoperto l’importanza dell’azienda di telecomunicazioni che è alla base dello sviluppo della digitalizzazione e della modernizzazione del nostro Paese”. Lo afferma al Tg1 Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, dopo la crescita di Poste al limite del 25% del capitale del gruppo Tlc.
“Sono contento come italiano”, aggiunge Labriola, ricordando che Tim torna ad avere un partner industriale di lungo periodo. “La cosa più importante è che torniamo ad avere un faro, un punto di riferimento in logica industriale di lungo termine perché Poste ha dichiarato che la partecipazione è una partecipazione strategica”, conclude l’amministratore delegato del gruppo Tlc.
L’ingresso di Poste nell’azionariato di Tim porterà benefici ai clienti delle due aziende, che potranno usufruire di nuovi servizi, prosegue così Pietro Labriola nell’intervista al Tg1. “Per i clienti svilupperemo un portafoglio di servizi molto più ampio, non più solo telecomunicazioni ma anche servizi finanziari, luce, gas e servizi similari”, aggiunge Labriola.
Per le aziende ci sarà “un’accelerazione nello sviluppo di quella parola, a volte complessa, che è il ‘cloud'”, fondamentale per “la digitalizzazione, anche della pubblica amministrazione e delle grandi e piccole imprese italiane”, conclude l’amministratore delegato di Tim dopo la crescita di Poste al limite del 25% del capitale del gruppo Tlc.