Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha previsto l’istituzione  di un Commissario unico nazionale per la bonifica dell’area denominata “Terra dei Fuochi”, ricompresa nelle province di Napoli e Caserta. La nomina persegue l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’inquinamento ambientale derivante dall’abbandono di rifiuti, al fine di garantire un adeguato e programmatico intervento anche a seguito della recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, il Commissario unico è tenuto a trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una relazione sulla ricognizione degli interventi. La stessa relazione sarà trasmessa al Ministero dell’ambiente e della sicurezza  energetica, al Ministero della salute, alla Regione Campania, nonché a tutti i soggetti a vario titolo competenti. La struttura di supporto di cui si avvale il Commissario unico sarà composta da venticinque unità.

Nel confermare la notizia, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica spiega in una nota che “la nomina persegue l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’inquinamento ambientale derivante dall’abbandono di rifiuti, al fine di garantire un adeguato e programmatico intervento anche a seguito della recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo”.   

Nel dettaglio, si legge nella nota, “al Commissario unico sarà attribuito il potere di ricognizione degli interventi di indagine ambientale, caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica effettuati e programmati, nonché delle iniziative volte a garantire la salubrità dei prodotti agroalimentari, il monitoraggio ambientale e  sanitario delle popolazioni nell’area interessata. Ricade inoltre tra le attività del Commissario anche la ricognizione delle risorse stanziate e di quelle disponibili per l’attuazione degli interventi di bonifica necessari, come pure l’ individuazione e perimetrazione dei siti oggetto di contaminazione”.   

Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, prosegue la nota, il Commissario unico è tenuto a trasmettere alla presidenza del Consiglio dei ministri una relazione sulla ricognizione degli interventi. La stessa relazione sarà trasmessa al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, al ministero della Salute, alla Regione Campania, nonché a tutti i soggetti a vario titolo competenti. La struttura di supporto di cui si avvale il Commissario unico sarà composta da venticinque unità”  

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