Il presidente della Consob, Paolo Savona, si è detto pronto a lasciare la carica se non “gradito” dal governo. Interpellato a margine di un intervento al Festival dell’Economia sulla reazione di Bpm alla proroga di un mese dell’opus di UniCredit osserva: “La Consob è un organo collegiale che lavora con gli uffici, il legale, gli emittenti, quello della trasparenza e del mercato e quindi il risultato è la somma di tutte queste riflessioni”. Ai cronisti che gli riportano le critiche di esponenti della maggioranza risponde: “Io sempre pronto ad andarmene”. E poi aggiunge: “A un certo punto, quando non sono più gradito io vado via in tutte le istituzioni…finché sono gradito resto quando non sono più gradito vado via”. Si sente gradito? “Ho un’età tale che la saggezza incombe, significa che quando uno è saggio se ne deve andare in queste condizioni”, ha detto.
Nei giorni scorsi, con delibera, la Consob ha sancito la sospensione per un periodo di 30 giorni dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie emesse da Banco Bpm.
I motivi della decisione
La decisione “si rende necessaria”, ha sottolineato la Consob, anche alla luce della “situazione di incertezza” relativa all’offerta, in particolare in riferimento all’uso del Golden Power da parte del governo: un iter procedimentale che secondo la Consob “non consente, allo stato, ai destinatari, di pervenire a un fondato giudizio sull’offerta”.
La decisione della Consob è arrivata anche alla luce dell’Istanza di Autotutela formulata dall’Istituto di Piazza Gae Aulenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – citata nella delibera stessa – in cui “senza fare acquiescenza al provvedimento e riservandosi nelle more ogni opportuna forma di tutela dei propri diritti e interessi”, Unicredit “fa istanza affinché sia riaperto il procedimento” relativo all’uso del golden power da parte del governo.
Sulle criptovalute
A proposito delle criptovalute, Savona ha detto che il rischio di fondo è “che queste monete private sostituiscano la moneta pubblica perché fanno guadagnare di più”. Savona ha paragonato la “febbre” da cripto alla “crisi dei tulipani in Olanda”, in cui “dato che la gente guadagnava molto” alla fine “un tulipano è arrivato a valere come una casa”. “Prima c’è la mania, poi c’è qualcuno che dice che il re è nudo e si chiede il rimborso, ma la moneta privata non può essere rimborsata”, ha messo in guardia Savona. Infatti “non c’è un debitore” e “alla fine nessuno è responsabile”.
Il Festival dell’Economia di Trento quest’anno festeggia i suoi venti anni. Il filo conduttore dell’evento sono il ruolo, le scelte e i rischi per l’Europa. A Trento irrompe anche il tema della pace con il cardinale Matteo Maria Zuppi. Tra i rappresentanti del governo i ministri Adolfo Urso, Tommaso Foti, Marina Calderone, Roberto Calderoli, Andrea Abodi, Paolo Zangrillo. Sul fronte politico, la segretaria del Pd Elly Schlein e su quello sindacale i segretari della Uil, Pierpaolo Bombardieri e della Cgil, Maurizio Landini.