La nostra comunità è la casa di tutti gli iscritti. Qui non c’è posto solo per chi ha visto la propria proposta essere votata. È la casa anche per chi aveva una proposta diversa o non ha partecipato al processo costituente. Che magari ha avuto delle perplessità. Il dubbio è una virtù purché ci si predisponga al dialogo e non agli insulti. Abbiamo bisogno di chi la pensa diversamente, abbiamo bisogno del contributo di tutti. Non è più l’epoca delle cacciate e delle espulsioni, o della decisione padronale per cui c’erano espulsioni a tappeto”. Replica duramente Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5stelle, a Beppe Grillo: lo fa in una diretta su Facebook dopo la reazione del fondatore del Movimento al secondo voto online che ha confermato la cancellazione della figura del Garante, che Grillo ha finora ricoperto.

Poi, l’ex premier spiega sinceramente: “Di fronte all’aut aut di Grillo, non ho avuto dubbi e tentennamenti ma ho deciso di andare avanti. Sono rimasto sorpreso dalla reazione di Beppe Grillo, poi sono subentrati delusione e forte rammarico”. Racconta ancora il presidente M5s: “Con Grillo ci siamo visti l’ultima volta dopo le Elezioni europee. Era all’hotel Forum e ci siamo lasciati con baci e abbracci. Gli preannunciai l’idea del processo costituente e con grande sorpresa poi ho ricevuto gli attacchi cui sono seguiti tentativi espliciti di sabotare il processo”.

“Qualcuno parla di tribunali, ma abbiamo adottato tutte le cautele del caso. Abbiamo studiato per tempo tutte le conseguenze. Non abbiamo nessun timore. Nella carriera precedente ero un avvocato, ma adesso faccio il politico. Con un team di avvocati, da quando ci siamo insediati, abbiamo spiegato a chi ha tentato di danneggiarci che è un grave danno all’azione del M5s. E chi l’ha fatto ha pagato le conseguenze. Chi si azzarda a intralciate il M5s troverà una solida barriera legale: pagherà gli avvocati, anche i nostri, la lite temeraria, e anche i danni. Questa comunità non può prestarsi a intenti distruttivi” ha proseguito l’ex premier, premettendo: “Ci tenevo a parlare alla nostra intera comunità. Nova è il nostro momento rifondativo. È una data che rimarrà nella storia del Movimento. Il 23 e il 24 si è concluso il processo Costituente. Possiamo essere orgogliosi di appartenere a una forza politica che definisce un nuovo orizzonte con la democrazia partecipativa”.

“Chi delegittima il processo costituente, delegittima l’idea fondativa del M5s. Qualcuno parla di scissioni. Io francamente non vedo le ragioni politiche che possano motivare una scissione. Si fa una scissione per perseguire l’autocrazia e respingere la democrazia del M5s? Si fa una scissione per dei principi che noi stiamo difendendo in modo più forte di prima?” ha poi aggiunto l’ex presidente del Consiglio. La modifica del limite del doppio mandato “non significa introdurre il carrierismo”. “La vostra soluzione – ha aggiunto – la porterò in Consiglio nazionale e quella soluzione la proporremo a voi, sarete voi a decidere. Il vostro voto conta”.

Non scimmiotteremo mai gli altri partiti. Non saremo mai come gli altri partiti. Non risolveremo mai la nostra questione territoriale accogliendo i signori delle tessere, che spostano voti da una lista all’altra. Noi non saremo mai quella roba lì. Porteremo avanti l’etica pubblica, contrastando questo sistema dei signori delle tessere e contrastando la degenerazione partitica, quella di cui parlava Berlinguer” ha infine ricordato Giuseppe Conte.

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