Dopo un lungo interrogatorio è stato fermato nella serata di ieri il compagno di Daniela Coman, trovata senza vita nell’appartamento dell’uomo la notte tra mercoledì e giovedì scorsi a Prato di Correggio.
Il silenzio protratto della donna aveva fatto allarmare la sorella e il suo ex fidanzato, padre del loro unico figlio, con cui era rimasta in buoni rapporti.
Al loro arrivo, e dopo aver forzato la porta, le forze dell’ordine hanno rinvenuto il corpo della 47enne senza vita nel letto.
Secondo quanto emerso, il medico del primo soccorso e il medico legale non avrebbero rilevato segni di violenza sul corpo, di cui è stata disposta l’autopsia di rito.
Il compagno, italiano, che in un primo momento era risultato irrintracciabile, è stato fermato alla guida dell’auto dell’impiegata, una Peugeot bianca. Durante l’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre a suo carico sono emersi elementi che hanno portato gli inquirenti a emettere il provvedimento di custodia cautelare in carcere.
I vicini riferiscono di una relazione conflittuale tra i due, nonostante lei fosse andata a vivere da poco con il suo compagno, trovato nel Modenese in stato di alterazione. Pare che avesse problemi di tossicodipendenza.
Da alcune fonti è filtrata l’informazione che avrebbe inizialmente fatto parziali ammissioni, ma non sono arrivate comunicazioni ufficiali dalla Procura e dai carabinieri reggiani.