Sono 39 i denunciati per gli scontri avvenuti durante il corteo per Ramy a Roma. La Digos della Questura ha depositato ieri pomeriggio alla Procura capitolina una informativa. Due sono minorenni. Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, di manifestazione non preavvisata, radunata sediziosa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e il getto pericoloso di cose, in concorso e con le modalità aggravate.

 

Con questi nuovi provvedimenti, oltre quelli già emessi, sono dunque oltre 50 le persone denunciate, per gli scontri con le forze dell’ordine avvenuti sabato scorso, nel quartiere romano di San Lorenzo, in occasione del corteo non autorizzato in memoria di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto a Milano il 24 novembre scorso, mentre era in sella ad uno scooter guidato da Fares Bouzidi, di 22 anni, durante un inseguimento con in carabinieri. 

 

Gli investigatori del nucleo informativo hanno ricostruito tutte le fasi che hanno preceduto il lancio di bombe carta in piazza dei Sanniti. Dopo aver percorso le strade di San Lorenzo – secondo la ricostruzione della Questura –  circa 250 manifestanti, tra i quali anarchici, appartenenti al collettivo Zaum e al Car (Coordinamento Autonomo Romano), nei pressi della stazione dei Carabinieri San Lorenzo, hanno dato vita a un fitto e violento lancio di bombe carta e materiale contundente contro l’imponente schieramento di polizia posto a presidio della stazione dei carabinieri, danneggiando alcuni mezzi delle forze di polizia e ferendo 9 agenti. Poco prima, era stato assaltato il vicino supermercato. Le denunce sono scattate al termine dell’analisi di “copioso materiale video”, esaminato dagli agenti della Digos.

 

Per alcuni degli organizzatori, se venisse provata la “regia” unica anche per gli stessi episodi avvenuti a Milano, Torino e Bologna, potrebbe configurarsi anche l’aggravante della finalità terroristica.

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