Salgono ancora i casi di Covid in Italia, nell’ultima settimana ne sono stati  registrati 13.073 rispetto agli 11.164 di quella precedente. Il ritorno a scuola sembra aver avuto un impatto sulla curva dei casi Covid. 

A preoccupare particolarmente gli esperti è la variante Xec, Segnalata per la prima volta lo scorso giugno a Berlino, la sottovariante del coronavirus, un ibrido tra altre due targate Omicron, si sta diffondendo sempre più rapidamente a causa della sua alta trasmissibilità. 

I sintomi

I sintomi di questa nuova sottovariante sono simili a quelli che conosciamo: febbre, dolori muscolari, stanchezza, tosse, mal di gola. Non sembra dunque, che Xec porti di per sé a una malattia grave, fermo restando la pericolosità del virus per le fasce più deboli. Preoccupa invece la sua rapida trasmissione, specie negli Stati Uniti. 

Caratteristiche di Xec, cosa dicono gli esperti

Xec è una combinazione di due diverse varianti: KS.1.1 (una cosiddetta variante FLiRT) e KP.3.3 (variante FLuQE). Secondo l’esperto Mike Honey di Melbourne (Australia), che ha tracciato un primo identikit di Xec, ciò che colpisce maggiormente, ha sottolineato Honey in un focus postato su X, è il “vantaggio di crescita” che sta mostrando “a livello globale”. Honey ha calcolato che Xec sta crescendo del “3,8% al giorno (27% alla settimana)”, superando le varianti JN.1 “che hanno già in aggiunta mutazioni che le rendono competitive”. L’esperto ha definito Xec come la variante “con la crescita più rapida” che abbia osservato finora. 

Covid e influenza: a Natale previsto il picco

A peggiorare la situazione c’è la stagione influenzale ormai alle porte. Il picco dell’influenza è previsto intorno a Natale ma la raccomandazione è quella di vaccinarsi già adesso e, preferibilmente, di farlo con la doppia somministrazione in un’unica seduta dei due vaccini, quello contro il nuovo virus stagionale e quello contro il Covid.  E’ l’invito che i medici rinnovano a ottobre, il mese di avvio in Italia della campagna antinfluenzale 24-25 – in alcune regioni già partita e in altre in programma dai prossimi giorni – organizzata  in parallelo con quella anti-Covid. 

 

14,5 mln di italiani colpiti da influenza lo scorso inverno. I medici: “Vaccinarsi per difendere tutti”

L’obiettivo è proteggere la popolazione riducendo il rischio di malattia, ospedalizzazioni e decessi legati all’influenza, oltre a limitare la trasmissione del virus a chi è più vulnerabile in una stagione influenzale che si prevede “intensa”. In quella passata sono state quasi 15 milioni le persone contagiate dalle sindromi simil-influenzali, come indicato dai dati della sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di Sanità. 

 La vaccinazione è il “metodo più sicuro ed efficace per prevenire l’influenza o la sintomatologia più grave ad essa correlata”, spiega Roberta Siliquini, presidente della Società italiana d’igiene (Siti), evidenziando che “oltre alla protezione personale, aiuta a ridurre la pressione sui pronto soccorso e sui reparti ospedalieri, abbassando i costi sanitarie migliorando la produttività tramite riduzione dell’assenteismo scolastico e lavorativo”. 

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