Ha 69 anni ma non li dimostra, una statura che sfiora i 2m e un indizio di vanità nel ciuffhetto di capelli che conserva in mezzo all’ampia fronte, come un ricordo di gioventù. Nato in una famiglia tradizionalista cattolica, in un paesino della Germania ovest, Friedrich Merz, è il probabile futuro cancelliere della Germania.
La sua carriera però non si è svolta solo in politica, nonostante sia dal 1972, da quando aveva 17 anni, che milita nella CDU, il partito democristiano di centrodestra, ma all’inizio degli anni 2000 Angela Merkel, sua eterna avversaria interna, riuscì a estrometterlo dalle posizioni di vertice, diventando Cancelliera, e lui molto amareggiato si ritirò dalla politica attiva.
Rispolverò la vecchia laurea in giurisprudenza e si riconvertì in avvocato aziendale, andando a lavorare in America. Un’attività che lo ha fatto diventare milionario. In politica è tornato solo quando la Merkel si è ritirata, nel 2021. È rientrato in Parlamento e l’anno dopo è stato eletto alla guida della CDU.
Non è mai stato ministro, non ha mai governato una regione o una città, ha esperienza solo come parlamentare. Lo descrivono come un emotivo irascibile, che si fida del suo istinto, a volte sbagliando, come quando, a gennaio ha accettato i voti estremisti dell’AFD per sostenere una sua emozione anti migranti.
Dopodiché ha dovuto fare retromarcia e giurare, che non si sarebbe mai alleato coi neonazisti. Politicamente, si colloca molto più a destra della Merkel, il suo programma è rivitalizzare l’economia tedesca, limitare drasticamente l’immigrazione, rendere la Germania di nuovo centrale, in un’Europa che lui intende difendere dai piani di chi la vuole indebolire e dividere.