Daniela Fatarella, direttrice generale “Save the children”, intervistata dal Tg1, ricorda come il dramma della guerra colpisca soprattutto la popolazione più fragile, quella dei bambini, senza distinzioni geografiche, da Gaza all’Ucraina: “Gaza è il luogo più letale al mondo, la fame è diventata un’arma di guerra, non ci sono luoghi sicuri dove rifugiarsi”.
Nei contesti più colpiti dai bombardamenti e dalla distruzione civile, ricompaiono malattie che si credevano sconfitte, come la poliomielite.
Cambiando scenario, in Ucraina, la situazione non cambia: qui continua il dramma dei bambini deportati in Russia, denunciato dal presidente Zelensky. “In mille giorni di guerra sono nati 500mila bambini, che hanno conosciuto solo il conflitto” ricorda la direttrice generale Fatarella.