
Putin, da Kiev no concessioni territoriali ma volontà dialogo
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha iniziato la sua conferenza stampa di fine anno affrontando il tema della guerra in Ucraina. Rispondendo alle domande dei conduttori del programma in diretta ‘Risultati dell’anno’, il leader del Cremlino ha ribadito che “Kiev non ha mostrato alcuna volonta’ di fare concessioni territoriali”. “Nel 2022, quando tutto raggiunse il punto di rottura, quando il regime di Kiev scateno’ una guerra nel Donbass, la Russia sottolineo’ che sarebbe stata costretta a riconoscere la Repubblica di Lugansk e la Repubblica di Donetsk”, ha ricordato il leader del Cremlino.
“Le autorita’ ucraine si sono rifiutate di ritirare le loro truppe, hanno successivamente rifiutato di attuare gli Accordi di Istanbul e ora si rifiutano di risolvere pacificamente questo conflitto”, ha aggiunto, “nonostante cio’, Mosca vede alcuni segnali che indicano che Kiev e’ pronta a dialogare”, ha sottolineato il presidente.
“Il nemico si sta ritirando da tutti i settori”
“L’iniziativa strategica” in Ucraina e’ “passata completamente” nelle mani dei militari russi dopo la liberazione della regione di Kursk. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, che sta tenendo la sua ‘Linea diretta’ di fine anno, trasmessa in diretta televisiva. Il leader del Cremlino ha riferito che “il nemico si sta ritirando in tutti i settori”.