Nella giornata del doppio interrogatorio di Andrea Sempio e Alberto Stasi, che sono stati entrambi convocati in Procura a Pavia per oggi alle 14, si moltiplicano le attese già emerse durante il conferimento degli incarichi per l’incidente probatorio e da più parti si attendono sorprese investigative, che potrebbero portare a svolte o perlomeno a far svelare le accuse.
 

La convocazione contemporanea e la tensione palpabile
Tensione palpabile quindi, attorno a un appuntamento definito da alcuni “anomalo” in questa fase delle indagini, e che vede per la prima volta una precauzione diretta rispetto a una possibile fuga di notizie, con la convocazione contemporanea, appunto, di Sempio, 37 anni, e Stasi, 41, che verrà sentito come “testimone assistito”. 
 

L’unico indagato, al momento è Andrea Sempio
Si tratta rispettivamente dell’unico indagato, al momento, nel nuovo filone d’inchiesta sul caso Garlasco, e dell’unico condannato in via definitiva (nel 2015) a una pena di 16 anni, ed attualmente in semilibertà. Da una parte i due, e alla stessa ora, mentre a Mestre viene sentito Marco Poggi, fratello della vittima, Chiara Poggi, la 26enne uccisa il 13 agosto 2007 nella casa di famiglia a Garlasco (Pavia).

Il caso riaperto, l’omicidio, e le nuove ricostruzioni
Dopo 18 anni il caso è stato riaperto e, tra comprensibili difficoltà tecniche per il tempo trascorso, per la prima volta ad essere in discussione è la ricostruzione di un’unica persona sulla scena dell’omicidio che ha sorpreso Chiara senza nemmeno darle il tempo di difendersi. L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Civardi e dalle pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, ha preso la strada della convinzione che il delitto sia stato commesso non da una ma da più persone, tra cui Andrea Sempio, l’amico del fratello della 26enne assassinata.

La battaglia di perizie genetiche
Dopo alcune fasi in cui l’attesa mediatica e l’indagine si sono concentrate sulla battaglia delle perizie genetiche e delle opportunità scientifiche sui rilievi e sui reperti (con l’avvio degli esami previsto a giugno e i primi esiti attesi per ottobre o novembre) ora l’attenzione pare spostarsi più sul profilo investigativo e all’acquisizione, da parte dei Carabinieri, di nuovi elementi, dopo le perquisizioni a sorpresa di mercoledì scorso tra Voghera, Garlasco e Tromello. 
 

L’accelerazione dell’inchiesta
Nuovi e vecchi nomi sono entrati nell’orbita delle accelerate attività investigative e ci si chiede se potranno da oggi mutare la propria posizione rispetto all’inchiesta. 

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