È il sangue di Chiara quello repertato su un frammento del tappetino nel bagno della villa di Garlasco e su un paio di punti sulle scale in fondo alle quali la giovane venne trovata senza vita, il 13 agosto 2007. 

Ed è solo suo il profilo genetico individuato sui tre tamponi autoptici prelevati a lei, mentre dal segmento pilifero trovato nei rifiuti non è stato possibile ricavare alcunché. 

Escludono tracce maschili e confermano i risultati di 18 anni fa le analisi effettuate dai consulenti di parte sulle ultime tracce campionate nell’incidente probatorio disposto nella nuova indagine dei pm di Pavia sul delitto della 26enne.

L’avvocato di Sempio a Rai3: “La colorazione rossastra che si vede sulla fotografia non è altro che un reagente”

“Sicuramente non è di sangue, è una fotografia. Come fanno a dire che c’era sangue lo sa il Signore. Quella colorazione rossastra che si vede sulla fotografia non è altro che un reagente, che può essere scambiato ad occhio nudo da chi come me non ne capisce niente per sangue, ma non c’è sangue e, soprattutto, non è come si è sbandierato dal 20 di maggio, non è l’impronta di Andrea Sempio”. Lo affermava l’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, nel corso del programma, nel corso del programma “Filorosso”, andato in onda su Rai 3 il 7 luglio, dedicato al delitto di Garlasco.

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