I tabulati telefonici e la loro interpretazione tornano prepotentemente nella vicenda del delitto di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto del 2007 a Garlasco e per il quale è stato condannato in via definitiva a 16 anni l’allora suo fidanzato, Alberto Stasi. L’indagine ora riaperta riguarda un amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, Andrea Sempio, già indagato e archiviato due volte ma che, secondo una consulenza della difesa di Stasi, poi confermata dalla Procura di Pavia, avrebbe lasciato il suo Dna in un’impronta lungo le scale che portano verso la cantina della villetta della famiglia Poggi.
Le ricerche sul web di Chiara Poggi e la pista del ricatto a luci rosse
Cerchio rosso sul 17 giugno
Il 17 giugno si terrà invece l’incidente probatorio decisivo sulle impronte riscontrate all’epoca. Dove saranno sul tavolo dei consulenti delle parti, i reperti valorizzati con le più recenti tecniche scientifiche, a partire proprio da quella ‘impronta 33’ trovata nella villetta di Garlasco dove la 26enne fu uccisa il 13 agosto del 2007 e attribuita ad Andrea Sempio.
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Delitto di Garlasco: perché Chiara Poggi è stata uccisa? Le sue ricerche in rete e i file salvati… (Rai3/Chi l’ha visto)
I tabulati telefonici e l’alibi di Sempio
Investigatori e inquirenti, a distanza di 18 anni, rianalizzano sia i tabulati telefonici di Sempio e della sua cerchia di amici per capire se il suo alibi regga (nell’ora presumibile della morte di Chiara aveva raccontato di essere a Vigevano) sia quelli di Chiara e dei suoi conoscenti.
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Caso Garlasco 21_05_25 (Tg3)
Delitto di Garlasco (Rai)
Caso Garlasco (Tg3)
Le quattro telefonate anonime misteriose
Ci sono quattro telefonate anonime di quella mattina che sembrano non quadrare, giunte al telefono della vittima quella mattina. Il giudice che assolse una prima volta Stasi, nel dicembre del 2008 le attribuiva proprio a Stasi, dopo il lavoro del collegio peritale: le telefonate erano delle 11.37, 12.46, 13.26 e 13.30 del 13 agosto del 2007 e fu fatta un’analisi “probabilistica” sulla frequenza con cui utenze anonime avevano contatto o erano state contattate da Chiara Poggi nei sei mesi precedenti all’omicidio. Erano state, quindi, estratte 40 utenze “rispetto alle quali la funzionalità di disabilitazione permanente della visualizzazione del numero chiamante è risultata presente solo per l’utenza fissa relativa all’abitazione di Stasi Alberto e per l’utenza fissa relativa ad un’agenzia di viaggi che però risultava non operativa il giorno 13 agosto 2007 a causa della chiusura estiva”.
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Caso Garlasco omicidio Chiara Poggi (Tgr Lombardia)
La villetta di Garlasco dove nel 2007 è stata uccisa Chiara Poggi, 12 marzo 2025 (Ansa)
Caso Garlasco omicidio Chiara Poggi (Tg1)
Sempio cerca l’amico Marco Poggi al telefono: i dubbi della Procura
Poi ci sono le presunte anomalie delle telefonate di Sempio che, sentito per la prima volta dai carabinieri, aveva dichiarato che le telefonate che risultano in entrata sull’utenza domestica della famiglia Poggi dal suo numero di telefono “sono state, da me effettuate in quanto sono amico di Marco Poggi. Più precisamente mi ricordo che ho chiamato una prima volta con il mio cellulare, e siccome ho memorizzato sulla rubrica telefonica sia il numero di casa che quello del portatile di Marco ho sbagliato ad inviare la chiamata, per cui ho comunicato con il numero di casa Poggi”.
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Delitto di Garlasco (Rai)
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“Nella circostanza – continuava Sempio – ho parlato con Chiara Poggi sorella di Marco, alla quale chiedevo di Marco e lei mi rispondeva che era in vacanza per cui terminavo la conversazione”. Il 37enne riteneva di aver fatto quella telefonata tra il 6 e I’11 agosto 2007. “Conoscevo Chiara Poggi solo di vista in quanto non l’ho mai frequentata, io sono amico del fratello. Sapevo che la ragazza aveva un fidanzato ma io non l’ho mai incontrato”, parole del 18 agosto di 18 anni fa a cui, evidentemente, i carabinieri del Nucleo investigativo di Pavia e i pm pavesi non credono. Così come è in dubbio la telefonata che la cugina di Chiara, Stefania, reiteratamente dice di averle fatto il 12 agosto.
Di quella telefonata non c’è traccia agli atti.
Delitto di Garlasco e presunti ricatti del Santuario: ora un latitante collegherebbe le inchieste
Poi rimane soppesata, sullo sfondo, l’ipotesi che Chiara possa essere stata uccisa per quanto avrebbe saputo del chiacchierato Santuario della Bozzola, avanzata dall’avvocato di Sempio, Massimo Lovati, e i tentativi al di fuori delle indagini, di ricondurre il delitto alla vita privata della ragazza con un testimone citato da “Le Iene” , che nel 2019 (12 anni dopo il delitto e morto nel frattempo) avrebbe raccontato di una relazione della ragazza con un uomo adulto.
Timeline del delitto: le mosse dell’assassino nella villetta
Ancora, ipotesi, suffragate non da prove ma da indizi, che si miscelano – in questo giallo, nato 18 anni con un’omicidio – che sembra non sciogliersi mai definitivamente.
Sempio non scese le scale ma “Lasciò un’impronta sporgendosi”: cosa cambia
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