Il mistero del “procedimento numero 2”. Dagli atti spunta anche un fascicolo del 2013 nato da una “denuncia” depositata prima della condanna definitiva. I militari a caccia di Dna nella spazzatura di Sempio e di altri amici di Marco Poggi
Spunta anche un vecchio fascicolo del 2013, nato da una “denuncia” depositata sempre della difesa di Alberto Stasi ancora prima che il suo processo finisse con una condanna definitiva nel 2015, tra quelli confluiti nella riapertura dell’inchiesta della Procura di Pavia su Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi del 2007 a Garlasco.
La memoria presentata per il maxi incidente probatorio
Emerge da una memoria depositata ieri dall’aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano alla gip Daniela Garlaschelli nell’udienza per il maxi incidente probatorio sulle analisi genetiche, per ricostruire la genesi dell’indagine e poi chiedere la ricusazione del perito Emiliano Giardina.
Il mistero del “procedimento numero 2”
Dalla ricostruzione dei pm risulta, infatti, che il 7 febbraio 2024, “previa riapertura”, la Procura riunì due procedimenti, quello noto del 2020 a carico di ignoti, in cui il faro era acceso comunque su Sempio e poi archiviato, e un altro fascicolo del 2013, il cosiddetto “procedimento numero 2” dopo quello del processo a Stasi, che era sempre a ignoti e che era stato archiviato nel 2018. Due fascicoli entrambi riuniti a quello aperto nel 2023, sempre a carico di ignoti, dopo gli atti “di impulso” di nuovo della difesa Stasi.
E dopo che il gip, il 23 gennaio scorso, autorizzò i pm a riaprire l’inchiesta su Sempio, quella che era già stata archiviata nel 2017, l’ultimo fascicolo del 2023, che conteneva pure gli altri due, compreso quello di 12 anni fa, si trasformò di fatto, sempre con una riunione di atti, nella nuova inchiesta a carico di Sempio, che è in corso.
I supporti digitali con “potenziale coinvolgimento di altri soggetti”
Tra l’altro, sempre da quanto si legge nella memoria, i legali di Stasi – oltre a depositare il 27 luglio 2023 l’ormai nota consulenza sul Dna sulle unghie di Chiara confermata da quella dei consulenti dei pm col presunto match con Sempio – tra dicembre 2022 e gennaio 2023 fecero avere ai pm “alcuni supporti digitali”, ossia chiavette usb, “aventi ad oggetto il potenziale coinvolgimento di altri soggetti nell’omicidio di Chiara Poggi”.
Su quel fascicolo aperto nel 2013 i pm, nel dicembre 2015, scrissero che non era “emerso alcun elemento per ipotizzare ulteriori responsabilità a carico di terzi” rispetto a Stasi, il cui processo non era ancora chiuso definitivamente. Il procedimento fu archiviato dal gip nel 2018.
Il procedimento numero 3 e Sempio
Scattò anche il “procedimento numero 3”, sempre su impulso della difesa di Stasi, e stavolta il primo a carico di Sempio. Fu archiviato, come noto, nel 2017, perché la prima consulenza difensiva sul presunto Dna delle unghie venne definita “suggestiva ma totalmente priva di valore scientifico”. Poi, quello del 2020 scaturito dalla prima annotazione dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Fascicolo che, scrivono i pm ora, fu “presto oggetto” di istanza di archiviazione, accolta sempre da un giudice.
E ancora il 14 dicembre 2022, il 22 dicembre 2022 e il 25 gennaio 2023 i legali di Stasi portarono in Procura quelle chiavette su “altri soggetti” coinvolti, a loro dire, nell’omicidio. Venne aperta un’inchiesta esplorativa, che poi divenne un fascicolo sull’omicidio a ignoti, dopo che il 27 luglio 2023 i difensori di Stasi depositarono l’ormai conosciuta consulenza Ricci-Roewer, che portò i pm a disporne una propria affidandola a Previderè e Grignani.
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Caso Garlasco omicidio Chiara Poggi (Tgr Lombardia)
I militari a caccia di Dna nella spazzatura
Così il 20 settembre 2023, su delega dei pm, i carabinieri cominciarono a raccogliere, anche andando a prendere della spazzatura, “campioni biologici” di Sempio, ma anche di altri frequentatori dell’epoca di casa Poggi, come Marco Poggi, fratello della 26enne, e altri due suoi amici. Le comparazioni effettuate usando questi profili genetici acquisiti, diedero, poi, secondo i consulenti dei pm, quel presunto match tra Dna di Sempio e i tracciati del materiale trovato sulle unghie di due dita di Chiara.
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Delitto di Garlasco (Rai)
Infine, tutti i passaggi di riunione dei fascicoli e di riapertura delle indagini su Sempio, che hanno portato al prelievo coattivo del Dna e all’incidente probatorio.
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