Le copie delle immagini fotografiche ad alta risoluzione e quelle dei tracciati elettroferografici (la rappresentazione grafica delle analisi del Dna) dei reperti analizzati dal Ris di Parma durante le indagini per la morte di Yara Gambirasio, saranno messi a disposizione della difesa di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva per l’omicidio della tredicenne rapita e uccisa a Brembate Sopra il 26 novembre del 2010 e ritrovata in un campo a Chignolo d’Isola il 26 febbraio del 2011. Lo prevede un dispositivo firmato dal tribunale di Bergamo

Il dispositivo fa seguito a un provvedimento della Corte d’Assise del 27 novembre 2019. Le copie delle foto e dei tracciati verranno analizzati dal consulente della difesa di Bossetti, Marzio Capra. Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo nei tre gradi di giudizio, si è sempre dichiarato innocente. La prova cardine che ha portato alla sua condanna è proprio la presenza del suo Dna nucleare sugli indumenti intimi di Yara: Dna inizialmente non ricondotto a lui e identificato come ‘Ignoto 1‘, fino alla comparazione seguita al suo arresto, avvenuta il 16 giugno 2014.

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