Istituire una settimana nazionale della  scrittura a mano e promuovere la lettura su libri cartacei nelle  scuole. Sono le proposte legislative promosse dall’intergruppo parlamentare nato lo scorso ottobre, su impulso dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi, proprio in  difesa di queste buone pratiche ritenute dai neurologi la ‘medicina’  più efficace per curare gli effetti del deterioramento cerebrale che  l’abuso di smartphone determina nei giovani. 

A illustrarle, questa  mattina al Senato, sono stati i parlamentari Lavinia Mennuni e Monica  Ciaburro, il direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale,  Andrea Cangini, il neurologo Pierluigi Brustenghi e la grafologa  Valeria Angelini. ”Lettura e scrittura su carta – ha spiegato  Brustenghi – oltre a migliorare competenze linguistiche, memoria,  attenzione, concentrazione e spirito critico, sono un’insostituibile  ginnastica che consente di sviluppare a pieno le facoltà mentali. Non  meno importanti sono i vantaggi sotto l’aspetto psicologico: giovani e adulti leggendo acquistano calma, limitano scatti d’ira e aggressività e sono meno ansiosi”. 

Oggi invece, ha sottolineato, ”a causa  dell’abuso che soprattutto i più giovani fanno dei dispositivi  digitali, riscontriamo un gran numero di disturbi di carattere  cognitivo gravi e di disturbi di carattere psichiatrico gravi.  L’ospedale Bambino Gesù di Roma ha aumentato del 500% le consulenze  neuro-psichiatriche in età evolutiva”.        

La proposta di legge per l’istituzione di una ”Settimana nazionale della scrittura a mano”, a prima firma della deputata Ciaburro, ha di recente terminato il suo iter in commissione Cultura alla Camera ed è  ora pronta ad arrivare in aula. L’articolato stabilisce che  l’iniziativa è fissata ogni anno a partire dal 15 gennaio, per  valorizzare il corsivo e la calligrafia come strumenti fondamentali  per lo sviluppo cognitivo e la conservazione della cultura italiana.  

Punta a costituire inoltre un Comitato nazionale, presso il ministero della Cultura, per coordinare le attività che si terranno nell’ambito  della settimana nazionale e preparare la candidatura della scrittura a mano in alfabeto latino come patrimonio Unesco. ”Scrivere a mano – ha sottolineato la grafologa Angelini – è molto più di un semplice  esercizio motorio, è un atto intimo, profondo, che ci connette con noi stessi e ci costringe a fermarci, a pensare prima di agire, e a dare  forma a ciò intendiamo dire”.        

È depositato invece al Senato il disegno di legge, presentato dalla  senatrice Lavinia Mennuni, che mira a rafforzare la presenza delle  biblioteche scolastiche e introduce un’ora settimanale obbligatoria di lettura su carta e calligrafia nelle scuole primarie. Il provvedimento prevede anche contributi pubblici per enti, associazioni e istituti  scolastici che promuovano progetti di alfabetizzazione e  sensibilizzazione sull’importanza della lettura tradizionale. 

“Dopo una prima fase di sensibilizzazione ora passiamo all’azione – ha detto Cangini – Le proposte di legge illustrate oggi puntano a porre un  argine contro quello che per molti è il più grande problema del nostro tempo: l’abuso dei dispositivi digitali. Il fatto che i giovani  scrivano sempre meno, ma digitino, e che leggano ormai solo su  schermi, li sta portando a una progressiva perdita delle loro facoltà  cognitive. Ben consapevoli delle grandi opportunità derivanti dal  digitale, che però va governato, riscoprendo carta e penna non  puntiamo a un ritorno al passato, ma a dare ai ragazzi gli strumenti  per affrontare al meglio il futuro”.

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