L’Italia potrebbe essere in grado tra il 2032 e il 2035 di portare al 3,5% del Pil la propria spesa militare, per conseguire gli obiettivi di aumento della capacità di difesa che la Nato fisserà probabilmente al suo vertice dell’Aia del 24-26 giugno, con un ulteriore 1,5% che verrebbe dedicato agli investimenti non strettamente militari ma di natura “duale”, che hanno anche importanti ricadute sull’economia più in generale. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
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