Protesta dei senatori del Pd, M5s e Avs contro il decreto sicurezza al Senato, che oggi dovrebbe essere convertito in legge dopo che il governo ha deciso di porre la questione di fiducia sul provvedimento. I lavori sono ripresi da poco.

I senatori dell’opposizione, per protesta, si erano seduti a terra davanti ai banchi del governo, urlando “Vergogna, vergogna” e chiedendo di convocare la conferenza dei capigruppo. I senatori del centrosinistra si sono seduti a terra, a gambe incrociate, alcuni con cartelli dov’era scritto “Denunciateci tutti” o “Vergogna”. Il riferimento è anche alla punibilità – prevista nel provvedimento – in alcuni casi come nelle rivolte in carcere, di atteggiamenti di resistenza passiva o al reato di blocco stradale.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha evidenziato che non avrebbe interrotto la seduta perché ci sono precedenti, ma poi l’ha sospesa, parlando con uno dei capigruppo di opposizione.

La conferenza ha registrato le critiche al testo delle opposizioni, che hanno parlato in coro di “svolta autoritaria” con il decreto. Al termine degli interventi, che sono ripresi, è atteso il voto di fiducia.

La protesta dell’opposizione in Senato durante il voto di fiducia sul dl sicurezza, Roma, 4_06_2025 (Ansa)

“Le donne che fanno figli per poter rubare, non sono degne di farlo”: bufera sulle parole del senatore FdI Berrino

Le donne che fanno figli per poter rubare, non sono degne di farlo”: queste le parole, pronunciate ieri durante la discussione generale sul dl dal senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino, che hanno riacceso lo scontro a Palazzo Madama tra maggioranza e opposizione. In particolare, viene fortemente criticato il passaggio dell’intervento del senatore in cui ha sostenuto che “un bambino sta più sicuro in carcere che a casa, con genitori che li concepiscono per andare a delinquere…”.

 

Le opposizioni: “Disumano”, “Mai parole più crudeli”

“Raramente ho sentito parole più crudeli” ha scritto su X il senatore dem Filippo Sensi, augurandosi “sia solo una livida propaganda, e che non lo pensi davvero”.

“Le parole pronunciate dal senatore Berrino sono semplicemente inaccettabili. Affermare che le donne che fanno figli per poter rubare non sono degne di farli non è solo una grave caduta di stile: è l’espressione brutale di una visione disumana, che calpesta i diritti, la dignità e la complessità delle vite reali di tante donne, bambine e bambini coinvolti” dichiara Michela Di Biase, capogruppo del Partito democratico nella Commissione bicamerale Infanzia e adolescenza.

“Questo decreto Sicurezza fa scempio del dissenso e legittima un pericoloso scivolamento verso una deriva autoritaria. Dopo aver sentito le parole del senatore Berrino, che ha dichiarato che è meglio che i bambini stiano in carcere, ne ho un chiaro esempio. Purtroppo siamo gli ultimi difensori di un Parlamento assolutamente svuotato delle sue prerogative” ha protestato ieri sera la senatrice M5S Ada Lopreiato.

La precisazione di oggi: “Il giudice decide se il bambino figlio di chi deve scontare una pena può andare in carcere”

Poi Berrino, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia, è tornato sul suo intervento e ha precisato: “Le polemiche scaturite dal mio intervento di ieri sera in Aula del Senato, durante la discussione generale sul dl Sicurezza, mi impongono alcune precisazioni che nell’emiciclo, con il sottofondo di urla e vociare delle opposizioni, non mi è stato possibile fare. Il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, mi ha strumentalmente attribuito l’affermazione che i bambini stanno bene in carcere. Non ho detto questo, per me la presenza di bambini in carcere deve essere una extrema ratio. Piuttosto ho detto che con il dl Sicurezza i bambini figli di chi deve scontare una pena vanno in carcere soltanto dopo il giudizio e la valutazione di un magistrato”.

L’esponente di FdI: “Pertanto, il dl Sicurezza affida a un esponente del potere giudiziario di valutare se un bambino sia più sicuro in carcere piuttosto che a casa con genitori delinquenti. Ci tengo infine a precisare che la vita è un bene prezioso e non negoziabile, tuttavia continuo a sostenere che sia abietto e irrispettoso del dono della vita concepire figli per poter rubare, evitando il carcere come, purtroppo, è capitato. Con il dl Sicurezza non capiterà più ed è uno dei motivi per cui questo provvedimento è necessario”.

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