Oltre mezzo milione di metri cubi di roccia. Ecco la stima preliminare del volume del secondo crollo avvenuto sul versante occidentale di Cima Falkner, nella serata di venerdì 1 agosto. Un volume impressionante – pari a circa mille piscine olimpioniche – che ha modificato in maniera sostanziale la morfologia di una delle vette simbolo del gruppo di Brenta. Si tratta di un evento molto più esteso rispetto al primo distacco, avvenuto lo scorso 27 luglio e stimato in circa 36mila metri cubi. Il dato emerge dai primi esiti dei rilievi compiuti stamani sul campo, realizzati con l’impiego di droni scanner che hanno acquisito un modello in 3D dell’intera cima. Si tratta di dati fondamentali per valutare l’evoluzione della situazione, acquisiti da Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento, Nucleo Droni del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento e Soccorso alpino e speleologico Trentino, con il supporto logistico del Nucleo elicotteri. 

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