La Procura di Milano aprirà un fascicolo per tentato omicidio per il caso della donna di 33 anni, di origini peruviane, precipitata dal quarto piano di un palazzo a Rozzano, nel Milanese, nella notte tra lunedì e martedì intorno alle 3.30.
Il compagno, che si trovava in casa con lei al momento della caduta, potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati. Un atto dovuto per procedere con tutti gli accertamenti del caso.
La donna, intanto, è ancora ricoverata all’ospedale Humanitas in prognosi riservata. Familiari, amici e vicini di casa sono stati sentiti e lo saranno anche nelle prossime ore per ricostruire i rapporti all’interno della coppia, anche se al momento non risultano precedenti interventi per liti o altro né sarebbero emerse particolari tensioni tra i due.
Il pm Antonio Cristillo disporrà poi una valutazione medica su entrambi per verificare se presentino escoriazioni antecedenti alla caduta, riconducibili eventualmente a una colluttazione. Il compagno, un 28enne di origini ecuadoriane, aveva riferito ai carabinieri intervenuti sul posto che la fidanzata era uscita sul balcone per verificare un problema legato al funzionamento del condizionatore e che poi sarebbe precipitata all’improvviso.
dipartimento della procura di Milano (ansa)
Interrotte le chiamate della donna al 112
Un nuovo elemento fa aumentare l’attenzione sul compagno e convivente della donna caduta dal quarto piano, il quale ha parlato di una serata trascorsa a bere alcol.
La donna quella sera ha chiamato due volte il 112, ma le sue telefonate sarebbero state subito ‘interrotte’, come se qualcuno le avessi impedito di parlare. E’ un dettaglio, temporalmente collocabile poco prima della caduta, che emerge nell’indagine dei carabinieri, coordinati dal pm Antonio Cristillo, che procedono per tentato omicidio.
Nessuno dei vicini avrebbe sentito una lite prima del tonfo e nei confronti del 28enne ecuadoriano, che a breve potrebbe essere indagato (come atto dovuto), non ci sono denunce di maltrattamenti.