Sul set del film sulla prigionia di Luigi XVI e Maria Antonietta con Guillaume Canet e Mlanie Laurent. Non un’opera storica ma una riflessione metafisica sulla fine
Aprs moi le dluge!. Che Luigi XV abbia pronunciato o meno quella frase conta poco. La realt che il diluvio travolse davvero la monarchia francese alla fine del XVIII secolo, con gli ultimi reali, Luigi XVI e Maria Antonietta, giustiziati dai rivoluzionari dopo un processo per alto tradimento. Gianluca Jodice ha scelto proprio Le dluge come titolo del nuovo film con Guillaume Canet e Mlanie Laurent. Non il racconto dei giorni della Rivoluzione, n della ghigliottina, ma dei mesi della prigionia della famiglia reale nella Torre del Tempio dei Templari. Ho letto per caso un libro sul processo a Luigi XVI, e mi venuta idea di raccontare l’ultima notte dell’ultimo grande re. L’ultima monarchia assoluta prima dell’inizio dell’et contemporanea e delle democrazie europee, racconta il regista sul set nella Reggia di Venaria. Quando si parla di Luigi XVI e di sua moglie Maria Antonietta vengono in mente merletti, alte parrucche, vestiti sgargianti, colori, Versailles o, appunto, la ghigliottina. Tra questi due estremi, c’ una terra di mezzo, un tempo che nessuno ha mai raccontato: i pochi mesi in cui gli ultimi re e regina di Francia con i due figli — Maria Teresa e Luigi Carlo — vennero incarcerati in un castello nero alle porte di Parigi, in attesa di essere giustiziati. Non sar un film storico, precisa. Piuttosto una riflessione metafisica sulla fine. Un tema gi trattato dal regista napoletano nella sua opera prima Il cattivo poeta su Gabriele D’Annunzio. Qui il cuore la fine dell’ancien rgime, la caduta di un’epoca e delle sue maschere pi universali.
Un progetto ambizioso: coproduzione italofrancese — Matteo Rovere e Andrea Paris per Ascent film (gruppo Banijay), Rai Cinema , Quad, con Paolo Sorrentino produttore associato — un budget importante, intorno agli 8 milioni di euro. Si sa poco dei mesi tra l’agosto 1792 e il 21 gennaio 1793, quando il re fu ghigliottinato. Ho fatto un lungo lavoro di preparazione, consultato diversi storici. I francesi si sono convinti a seguirci leggendo la sceneggiatura che ho scritto con Filippo Gravino: li ha conquistati. La fonte principale, spiega Jodice, sono le memorie di Jean-Baptiste Hanet detto Clry, il valletto del re (nel film Fabrizio Rongione). I rivoluzionari gli permisero di restare a servizio. Lui redasse un diario, giorno per giorno, in un francese da intellettuale quale era. Mi sono preso delle libert ma molte cose, comprese alcune difficili da credere, sono prese da l: per esempio, la scena in cui un carceriere obbliga Maria Antonietta a suonare la Marsigliese sulla vecchia pianola nella sua cella. La Torre del tempio a Parigi non esiste pi. Napoleone la fece abbattere perch meta di nostalgici della monarchia. Le riprese, appena concluse — il film in postproduzione e uscir la prossima stagione — sono state concentrate in Italia. I saloni della reggia di Venaria — a cui la fotografia di Daniele Cipr regala un tocco di luce fatale in cui risaltano i protagonisti negli abiti di scena di Massimo Cantini Parrini — sono perfetti. Canet e Laurent si sono fidati, dice Jodice. Per lui la sfida era incarnare un mistero. Al contrario di Maria Antonietta, Luigi XVI non un’icona. Non doveva essere re, lo diventa a 13 anni, dopo la morte del padre e del fratello. Era un uomo complesso, pieno di ossessioni. Ora tra gli storici si pensa che fosse affetto dalla sindrome di Asperger. Lei, di certo, pi raccontata, anche dal cinema. Ma qui niente lussi n capricci di Versailles. Ho fatto leggere a Mlanie la biografia di Stefan Zweig che ne coglie la natura. la sua parabola finale: scopre le responsabilit di regina, moglie e madre a un metro dalla morte. Mi sono sembrati una coppia a suo modo moderna. Lui, un maschile pi ripiegato sulle sue piccolezze, lei molto meno frivola di quanto la leggenda le abbia assegnato. Scoprono l’amore tra loro solo perch stanno morendo. una storia di un non amore. E mi affascina moltissimo.
24 aprile 2023 (modifica il 26 aprile 2023 | 13:06)
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