In Austria, dopo la vittoria dell’estrema destra della FPO, è rebus per la formazione del governo. Il presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, inizierà nei prossimi giorni i colloqui con tutti i partiti rappresentati nel Nationalrat (Consiglio nazionale). Prima delle elezioni, Van der Bellen aveva dichiarato che, in caso di vittoria alle elezioni, non avrebbe conferito automaticamente l’incarico ad Herbert Kickl, leader della FPO, che nel 2019 aveva rimosso dalla carica di ministro degli Interni su indicazione dell’allora governo.

In termini puramente matematici, dopo i risultati elettorali, in futuro non solo sarebbe possibile una cooperazione tra FPO e i popolari della OeVP, ma anche una rinascita della vecchia coalizione OeVP-SPO, seppur con numeri molto limitati. In teoria è anche possibile una variante a tre, ovvero tra OeVP, SPO e uno tra Neos e Verdi. Oltre a una variante tripartitica, che sarebbe una novità in Austria, resta in possibile anche l’accoppiata FPO con l’OeVP: il cancelliere Karl Nehammer in campagna elettorale non aveva escluso la collaborazione con l’estrema destra ma senza il suo leader.

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