I droni che hanno costretto le autorità a chiudere temporaneamente gli aeroporti di Copenaghen e di Oslo erano controllati da “un operatore capace”, senza che al momento ne sia stata identificata la provenienza: lo ha dichiarato il capo della polizia danese, Jens Jespersen.
“Si tratta di qualcuno che ha le capacità, la volontà e gli strumenti per mettersi in mostra in questo modo”, ha proseguito Jespersen, aggiungendo che è troppo presto per dire se gli incidenti in Danimarca e Norvegia siano collegati. I droni avvistati sullo scalo di Copehaghen provenivano da direzioni diverse con le luci di navigazione spente e sono scomparsi dopo alcune ore.
Lo scalo di Copenaghen come risulta in questi minuti dal sito di rilevamento del traffico aereo FlightRadar (Flightradar)
Con “attore competente”, la polizia danese intende un “attore che ha gli strumenti per distinguersi”, ha affermato il capo della polizia di Copenaghen, Jens Jespersen. E’ stato l’aeroporto ad avvistare tre o quattro droni “di grandi dimensioni” lunedi’ sera, il cui modello non è stato ancora determinato dalla polizia, ha spiegato Jespersen, sottolineando che “è stato scelto di non abbatterli”. Inoltre, questi droni provenivano da direzioni diverse, ha ancora riferito Jespersen, aggiungendo che potrebbero essere decollati da un’imbarcazione e che la dimostrazione potrebbe essere un addestramento per gli operatori di droni. L’aeroporto di Copenaghen si trova sulla costa dello stretto di Oresund, tra Svezia e Danimarca. Per i sorvoli di droni, è stato chiuso ieri sera alle 20:30 e ha riaperto poco dopo mezzanotte. L’incidente ha causato disagi a circa 20 mila passeggeri, secondo la direzione. In tutto 31 voli sono stati dirottati e 100 cancellati. Anche l’aeroporto di Oslo è rimasto chiuso per diverse ore dopo che dei droni lo avevano sorvolato.
La premier: “Attacco gravissimo”
”L’attacco più grave mai visto contro le infrastrutture critiche danesi fino ad oggi”. Così la premier danese Mette Frederiksen ha descritto in una nota il sorvolo dei droni sull’aeroporto di Copenaghen. Un evento che chiarisce i “tempi in cui viviamo”, prosegue Frederiksen, aggiungendo che l’episodio fa luce su ciò che noi, come società, “dobbiamo essere pronti ad affrontare”.
Gli 007 danesi: “Minaccia di sabotaggio”
Dopo il sorvolo di droni sullo scalo di Copenaghen, la Danimarca è davanti a una “significativa minaccia di sabotaggio” e la situazione “è estremamente grave”. Lo ha detto il capo dei servizi d’intelligence danesi, Flemming Drejer, in conferenza stampa. Il capo del Pet ha sottolineato che le autorità stanno vagliando “tutte le ipotesi”, senza escludere la pista russa. “E’ evidente che questa è oggi la minaccia principale e ciò che osserviamo sul piano internazionale ne rafforza la consapevolezza”, ha spiegato.
