È morto a Roma all’età di 89 anni il giurista e avvocato Alessandro Pace, uno dei maggiori costituzionalisti italiani e uno dei massimi esperti del delicato equilibrio tra forma di Stato, forma di governo e diritti fondamentali. I funerali si terranno mercoledì 23 aprile, alle ore 11:30, nella chiesa di San Bellarmino, in piazza Ungheria a Roma. 

L’annuncio della scomparsa del professor Pace è stato dato dall’Associazione italiana dei Costituzionalisti, di cui Pace fu uno dei fondatori – poi segretario del consiglio direttivo per il triennio 1985-1988 e infine presidente per il triennio 2006-2009. 

Nato a Lanciano, in provincia di Chieti, il 30 settembre 1935, Pace si laureò in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1957. Allievo di Carlo Esposito e di Vezio Crisafulli, conseguì la libera docenza in diritto costituzionale nel 1967 e vinse il concorso per la cattedra di diritto costituzionale nel 1972. Ha insegnato diritto costituzionale nelle Facoltà di Giurisprudenza delle Università di Cagliari (1968-73) e di Modena (1973-74) e istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Firenze (1974-80). Dal 1980 al 1990 ha insegnato prima diritto pubblico dell”economia e poi istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 1990 divenne professore ordinario di diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma e dal 1° novembre 2007 professore fuori ruolo nella stessa disciplina per raggiunti limiti di età. 

Pace è stato direttore della rivista “Giurisprudenza costituzionale” dal 1999, dopo esserne stato condirettore con Leopoldo Elia dal 1992 al 1998. Faceva parte dei comitati scientifici della European Review of Public Law, della Revista de Derecho Constitucional Europeo, del Journal of Media Law. Ha esercitato la professione di avvocato dinanzi alle supreme magistrature, prevalentemente in questioni costituzionalistiche e attinenti ai mezzi di diffusione del pensiero.

Costituzione italiana (Getty)

Alessandro Pace è stato anche relatore in numerosi convegni nazionali e internazionali ed è autore di oltre 220 pubblicazioni tra libri, articoli, relazioni e note di giurisprudenza. Alcuni di questi scritti sono tradotti in francese, tedesco, inglese, spagnolo e giapponese. 

Tra le sue opere figurano “La libertà di riunione nella Costituzione italiana” (Giuffrè, 1967), “Il potere d’inchiesta delle assemblee legislative” (Giuffrè, 1973); “Stampa, giornalismo, radiotelevisione. Problemi costituzionali e indirizzi di giurisprudenza” (Cedam, 1983), “Problematica delle libertà costituzionali” (Cedam, Padova, 1983); “La causa della rigidità costituzionale” (Cedam, 1995); “Potere costituente, rigidità costituzionale, autovincoli legislativi” (Cedam, 1997); “Libertà individuali e qualità della vita” (Editoriale scientifica, 2008) e “I limiti del potere” (Jovene, 2008).

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