E’ morto Franco Abruzzo all’età di 85 anni nella sua casa di Sesto San Giovanni. Storico presidente dell’Ordine  regionale della Lombardia che ha guidato per 18 anni, Franco Abruzzo lascia la moglie Diana e le figlie Vittoria e Anna Maria.        

Nato a Cosenza il 3 agosto 1939, Abruzzo ha iniziato l’attività  giornalistica, dalla Calabria al Tempo e al Giornale d’Italia. Nel  1962 si trasferisce a Milano, dove inizia a lavorare al ‘Giorno’ come  cronista giudiziario. Successivamente diventa caposervizio di cronaca  giudiziaria, caposervizio al Politico e poi alle cronache nazionali  sotto la guida di Italo Pietra, Gaetano Afeltra, Guglielmo Zucconi.  

Nel 1975, viene chiamato da Eugenio Scalfari a la Repubblica, ma –  dopo aver firmato – resta al Giorno. Passerà al Sole 24 Ore di Gianni  Locatelli nel 1983: ci resterà fino a marzo 2001, dopo aver ricoperto  e funzioni di caposervizio Interni, vice redattore capo, segretario di redazione, redattore capo centrale. Nel 1978 fa parte dei gruppo che,  attorno a Walter Tobagi, dà vita alla componente Stampa democratica  con l’obiettivo di dare una struttura davvero pluralista alla  rappresentanza sindacale dei giornalisti: già componente del Comitato  di redazione del Giorno, diventa consigliere e componente della Giunta dell’Associazione lombarda dei Giornalisti, e del Consiglio nazionale  della Fnsi. 

Ha anche svolto attività di insegnamento: Storia del  giornalismo e poi Diritto dell’informazione all’Università degli Studi di Milano Bicocca e all’Università Iulm di Milano. Tra i suoi libri: ”Il giornalista, la legge e l’esame di Stato”, ”Guida del  giornalista” e il ”Codice dell’informazione e della comunicazione”.        

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli con il  consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti esprime “cordoglio per la scomparsa del collega Franco Abruzzo ed è vicino alla famiglia alla quale porge le più sentite condoglianze”. La Federazione nazionale  della Stampa italiana (Fnsi) esprime in una nota “il più profondo  cordoglio e si unisce in un affettuoso abbraccio alla moglie Diana e  alle figlie Vittoria e Anna Maria”.

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