Non ce l’ha fatta il bambino di 7 anni che, nella giornata di giovedì, era rimasto coinvolto in un grave incidente in una piscina a Campigliano, una frazione di San Cipriano Picentino (Salerno). Il piccolo era caduto in acqua, ingerendone molta.
Non è chiaro se abbia avuto un malore. Il bimbo è stato portato prima all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno poi, alla luce della gravità delle sue condizioni, è stato trasferito in eliambulanza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove, dopo due giorni di ricovero, il suo cuore ha smesso di battere.
La Procura di Salerno ha disposto il sequestro della salma per consentire l’autopsia. Servirà a chiarire sul cause del decesso e in particolare se il bambino sia caduto in acqua per un incidente o se abbia avuto un malore. Le indagini sul caso sono condotte dai carabinieri della compagnia di Battipaglia, che erano intervenuti presso la struttura per ricostruire la dinamica esatta di quanto accaduto.
esterno dell’ospedale pediatrico Santobono (ansa)
Commozione nel comune di Montecorvino Rovella
Dolore a Montecorvino Rovella, comune di cui il bimbo è originario. “Con profonda commozione e grande tristezza mi unisco al dolore della famiglia del bambino tragicamente scomparso dopo l’incidente avvenuto nei giorni scorsi in una piscina” ha scritto sui social il sindaco Martino D’Onofrio. “Un dolore che colpisce nel profondo l’intera nostra comunità. In segno di lutto e rispetto, ho disposto il rinvio delle due cerimonie di inaugurazione previste per questa sera a Gauro e per domani a San Martino. In questo momento così duro, rivolgo alla famiglia il mio pensiero più sincero e l’abbraccio dell’intera cittadinanza”.
Assopiscine: “Rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza negli impianti”
“Assopiscine esprime profonda vicinanza e cordoglio alla famiglia del bambino di 7 anni deceduto dopo due giorni di ricovero in seguito a un incidente avvenuto in una piscina a Campigliano. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo sarebbe caduto in acqua accidentalmente, riportando conseguenze gravissime che non gli hanno lasciato scampo. Una tragedia che si aggiunge a una dolorosa serie di episodi simili, che richiamano con forza l’urgenza di rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza negli impianti e nei contesti acquatici aperti al pubblico”. È quanto scrive, in una nota, il presidente Ferruccio Alessandria che aggiunge: “Serve una legge nazionale: non possiamo più affidarci al caso o alla sola responsabilità dei singoli”.