Predicatore e politologo turco, leader del movimento Hizmet (Il servizio), Fethullah Gülen era un tempo alleato del presidente Recep Tayyip Erdoğan. Ma i forti rapporti tra i due iniziarono ad incrinarsi nel 1999; il predicatore si trasferisce, in esilio volontario, in Pennsylvania (Stati Uniti). La rottura, più plateale, avviene con l’inchiesta per corruzione del 17 dicembre 2013 che travolge il governo Erdoğan. 

Numerose le accuse rivolte dal presidente turco a Gülen, l’ultima quella di essere dietro al colpo di Stato militare che ha colpito la Turchia il 15 luglio del 2016, quando una fazione interna all’Esercito si rende protagonista di un tentativo di colpo di stato costato la vita a 249 persone. Gul viene accusato anche di aver creato un’organizzazione terroristica e un vero e proprio “stato parallelo” con l’obiettivo di deporre l’attuale Presidente. Di questa entità farebbero parte militari, politici, giornalisti e numerose altre componenti della società turca. Il movimento di Gulen controlla, infatti, associazioni professionali e studentesche, organizzazioni caritatevoli, aziende, scuole, università, radio, televisioni e quotidiani. 

La comunità religiosa che segue Gulen, inoltre, nella sola Turchia, conta decine di migliaia di attivisti e una cerchia di simpatizzanti stimata tra i quattro e i cinque milioni di persone. È questa la forza dell’imam nato a Erzurum, nella Turchia orientale, e che nel 1996 ha fondato una delle prime università non statali di Istanbul. Una conquista decisiva per sdoganare l’immagine pubblica dell’Islam in un Paese tradizionalmente improntato a un forte laicismo.

Sono oltre un centinaio le scuole e una decina le università controllate dal movimento di Gulen in Turchia, oltre a centri di istruzione privati in 110 Paesi, dalla Francia al Sudafrica. L’imam aveva interessi in moltissimi settori compreso quello della finanza dove gestiva Bank Asya, che offre prodotti senza interessi secondo i dettami dell’Islam. Autore di una sessantina di libri, l’agenzia di intelligence turca Mit lo avrebbe accusato di essere un agente della Cia.

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