Una ricerca pubblicata sulla piattaforma bioRxiv aggiunge
nuove informazioni sulla variante EG.5 (Eris), da qualche giorno
dominante su scala mondiale e in crescita anche in Italia dove,
secondo l’Istituto Superiore di Sanità, a metà
agosto aveva già raggiunto il 25,8% dei contagi.
La ricerca, condotta dall’università di Tokyo,
ha rilevato in esperimenti su criceti che la variante sembra avere
una maggiore capacità di infettare i polmoni. Ciò
potrebbe tradursi, almeno in una parte dei pazienti, in
manifestazioni più severe di Covid-19.