Rischia di finire in carcere e di perdere la figlia di un anno e mezzo la 25enne sanremese Nessy Guerra, bloccata in Egitto, dove viveva con il marito che l’ha accusata di adulterio. 

L’uomo è stato condannato in Italia per violenza sessuale e stalking. Della vicenda si è occupata la trasmissione ‘Chi l’ha visto’ su Rai 3. La donna in un appello ha chiesto l’intervento della Farnesina dopo il quale i senatori di Italia Viva Raffaella Paita e Ivan Scalfarotto hanno presentato un’interrogazione al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per far luce sulla situazione.

Nessy vive ad Hurghada e si sta separando dal marito, Tamer Hamouda. Secondo quanto riferisce su ‘La Stampa’ Agata Armanetti, legale della giovane, la 25enne corre il pericolo di perdere la figlia, che è stata affidata al padre nella sentenza di primo grado emessa due giorni fa e di finire in un carcere egiziano se sarà condannata per adulterio. Hamouda è stato condannato in Italia a 3 anni di reclusione.

“E’ un pluripregiudicato, violento e con evidenti squilibri mentali”, sostiene l’avvocato, “ma il suo casellario penale è per ora bloccato al Consolato egiziano a Milano e, dunque, non è stato al momento acquisito dai magistrati del Paese nordafricano”. 

La bambina potrebbe essere strappata alla madre

Il legale egiziano della donna ha dovuto far convertire all’Islam la madre della giovane perchè, se dovessero riuscire a dimostrare che l’uomo è stato condannato in Italia, la bambina potrebbe essere affidata alla nonna materna che si trova a Hurghada con la figlia e la nipote. I tempi sono stretti perchè, informa sempre l’avvocato, la sentenza per l’affido della minore potrebbe arrivare presto e già a settembre “la bambina potrebbe essere strappata alla madre ed affidata al padre, che vuole costringere madre e figlia a vivere in Egitto e a non tornare mai più in Italia”.

In questo quadro complicato, a parere della legale, “le autorità italiane si stanno disinteressando della situazione, mentre quelle egiziane non collaborano”. Nell’interrogazione parlamentare Paita e Scalfarotto si rivolgono così a Tajani chiedendogli “di attivarsi al più presto affinché si possano avere notizie concrete sulla situazione di Nessy e sul fatto che stia ricevendo un adeguato supporto in loco tramite la nostra rappresentanza diplomatica”. 

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