I laburisti del premier uscente Anthony Albanese sono in testa nei primi risultati delle elezioni politiche in Australia. Con il 20 percento delle schede scrutinate, il partito di centrosinistra si è assicurato 40 seggi, contro i 26 della Coalizione Liberal-Nazionale (Lnp) di centrodestra, guidata da Peter Dutton, a quanto si legge sul Sydney Morning Herald. La maggioranza necessaria per governare è di 76 su 150 seggi della Camera dei Rappresentanti.
I seggi si sono chiusi alle 18 locali (le 10 in Italia) sulla costa orientale del Paese (comprese le città di Sydney, Melbourne e la capitale federale Canberra). A Perth e sulla costa occidentale i seggi chiudono due ore dopo. Si tratta di una delle elezioni politiche più incerte degli ultimi decenni.
Dopo una campagna elettorale segnata dal costo della vita, dall’ansia per le politiche sul clima e dai dazi di Donald Trump, gli elettori si trovano a dover scegliere tra il primo ministro in carica, il laburista di origine italiana Albanese, e lo sfidante conservatore Dutton.
Australia, Peter Dutton al voto (Ap)
Il consenso quasi unanime espresso da una serie di sondaggi era che il Partito laburista avrebbe ottenuto un secondo mandato: “Il Santo Graal sono le vittorie consecutive a cui puntiamo oggi” ha dichiarato Albanese a Channel Seven. “Non lascerò nulla in campo nei prossimi tre anni se verrò rieletto” ha detto il primo ministro.
Pur essendo indietro di qualche punto percentuale, Dutton da parte sua ha affermato che gli “australiani silenziosi” potrebbero ancora riservare una sorpresa: “Penso che entreranno nelle urne e diranno: ‘Sapete cosa? Non ho intenzione di premiare Anthony Albanese per gli ultimi tre anni’” ha dichiarato a Channel Nine. Alla domanda se rimarrebbe leader dell’opposizione in caso di sconfitta, Dutton ha risposto che stava parlando solo di vittoria, ma ha aggiunto: “Ho 54 anni. Sono ancora molto giovane e ho una passione ardente per questo Paese”.

Gabinetto del premier Anthony Albanese (Reuters)
I primi seggi hanno aperto alle 8 locali (alla mezzanotte italiana) sulla costa orientale, seguiti più tardi dalle città occidentali e dai territori insulari più remoti. Un totale di 18,1 milioni di elettori si sono iscritti alle elezioni. Più di un terzo di loro ha votato in anticipo, ha dichiarato l’autorità elettorale. Il voto è obbligatorio, con multe di 20 dollari australiani (13 dollari USA), il che porta a un’affluenza superiore al 90%. I risultati potrebbero arrivare già in serata, a meno che il voto non sia molto serrato.