A 92 anni Emma Maria Mazzenga continua a correre, sempre più veloce: 11 i titoli mondiali, ma anche 31 europei e 115 italiani.

L’italiana ultranovantenne più veloce del mondo

Professoressa di Scienze da tempo in pensione, lo sport è sempre stata la sua passione. Lei ha cominciato con l’atletica leggera all’università, quando aveva 19 anni, per poi smettere a 28 per stare con la sua famiglia e sua madre ammalata. Nel frattempo però non ha mai smesso di fare attività fisica a livello amatoriale, e a 53 anni ha ricominciato a correre, prima di darsi alle gare. Da allora si allena tre volte a settimana – su una pista coperta d’inverno o sulle rive di un fiume vicino casa d’estate – e quando non si allena fa lunghe e veloci camminate. Nel gennaio 2024 nella sua città, Padova, è diventata l’italiana novantenne più veloce del mondo, e a giugno dello stesso anno si è superata correndo i 200 metri in 50″33, abbassando di oltre un secondo il precedente record mondiale.

Un caso di studio unico al mondo

Un caso più unico che raro, tanto da aver attirato l’attenzione di un team di scienziati italiani e americani che stanno studiando in tandem i suoi muscoli, i suoi nervi e i suoi mitocondri (le centrali energetiche delle cellule) per capire come faccia a correre in questo modo nonostante la sua età.

Marta Colosio, della Marquette University di Milwaukee e prima autrice dello studio, ha dichiarato al Washington Post di non aver mai incontrato una persona con le capacità fisiche della signora Mazzenga: “Sta invecchiando ma riesce a fare cose che alla sua età la gente non è più in grado di fare», ha detto al quotidiano americano. I suoi studi – che stanno andando avanti in tandem con un team dell’Università di Pavia guidato da Simone Porcelli, associato di Fisiologia al Dipartimento di Medicina Molecolare – sono agli inizi ma hanno già dimostrato che Anna Maria Mazzenga ha caratteristiche fisiche uniche: se le sue fibre muscolari assomigliano a quelle di una persona sana di 70 anni, il flusso sanguigno – e quindi l’ossigenazione dei muscoli – è pari a quello di una ventenne.

Le 5 regole d’oro della nonna sprint

1. Mai una giornata senza muoversi

Al Washington Post la signora Mazzegna ha raccontato che il movimento ha sempre fatto parte della sua vita e, che pur di muoversi, non trascorre mai un solo giorno completamente dentro casa, tanto che durante la pandemia camminava ininterrottamente nel corridoio di casa sua. 

2. Mangiare in modo sano e regolare

L’atleta over al Washington Post ha svelato anche le sue abitudini alimentari: cucina “cose molto semplici” la sua è una dieta sana e bilanciata: tante verdure, un po’ di carne, pesce o uova, pasta o riso, senza mai saltare i pasti e senza mai esagerare. Non solo: “Ogni giorno bevo mezzo bicchiere di vino rosso a pranzo e mezzo a cena. E ogni tanto mi faccio qualche ricetta veneta” ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera. 

3. Non è mai troppo tardi per iniziare a fare sport

“Non è detto che tutti debbano svolgere un’attività sportiva agonistica, l’aspetto fondamentale anche alla nostra età è muoversi, fare attività fisica” ha dichiarato Emma Maria Mazzenga durante una conferenza stampa sulla longevità organizzata a Padova.

4. L’importanza della prevenzione

La signora Mazzenga non perde occasione per sottolineare l’importanza della prevenzione: “Ogni anno faccio la visita agonistica con tutti i controlli previsti, il controllo sanitario non può mancare”.

5. La corsa come elisir di lunga vita

“L’atletica mi ha insegnato la lezione più importante: l’armonia e il benessere che lo sport sa donare. Alzarsi dal divano. Non rimanere mai a casa un giorno intero. Stare chiusi tra quattro mura porta tristezza, depressione e non aiuta né la mente né il corpo”.

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