Emma Stone e Ryan Gosling in una love story con finale malinconico- Corriere.it

Gli spettatori italiani si dividono in due categorie: quelli che non amano il musical perch non si capacitano che mentre parla, all’improvviso, la gente si possa mettere a cantare (e siamo il Paese del melodramma!); quelli che amano questa convenzione, riconoscendo il bisogno d’evasione e irrealt. Sull’onda di quella fantasia sentimentale che fece la fortuna di capolavori come Cantando sotto la pioggia, My Fair Lady, Spettacolo di variet, nata una stella, Damien Chazelle nel 2016 decide di resuscitare il genere con

La La Land
, terra consacrata della fantasia, dei sogni di L.A. che poi abbatter in Babylon.

La pellicola ebbe strepitoso successo ovunque, guadagn 6 Oscar su 14 nomination (solo Eva contro Eva e Titanic ebbero questi numeri), 7 Golden Globe e la Coppa Volpi alla brava Emma Stone alla Mostra di Venezia, dove in questi giorni Chazelle presidente della giuria. Il suo film, scoppiettante di coreografie ed emozioni, una love story in cui Mia un’aspirante attrice che lavora nella caffetteria della Warner Bros pensando a Casablanca, e Sebastian una promessa del jazz che vorrebbe formare un gruppo e aprire un locale.

Tra illusioni e delusioni, arrivi e partenze, promesse e appuntamenti mancati, i due consumano la giovinezza tra numeri musicali che rimangono nella storia, quello fra le auto bloccate sulla strada o quello che la Stone interpreta con le sue compagne. Tra i rimandi al glorioso passato di Hollywood (il film che vedranno Giovent bruciata) e l’impossibilit che quei miracoli oggi si ripetano, il film una elegia sui fallimenti previsti o inattesi della vita, fino al gran finale malinconico tipo Splendore nell’erba. Tutto quello che c’ di anacronistico calcolato, ma comunque seducente per la carica romantica che si porta dietro e per la bravura fascinosa della Stone e di Ryan Gosling, oggi per tutti Ken.

La La Land di Damiel Chazelle, 2016, Sky canale 302, marted 5 settembre ore 21.15