Docenti e ricercatori dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo calabrese figurano tra gli arrestati – ai domiciliari – dell’operazione “Grecale” condotta dal Gruppo della Guardia di finanza catanzarese con il coordinamento della Procura della Repubblica. Sono indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere, corruzione, falso, truffa aggravata ai danni dello Stato, maltrattamento e uccisione di animali. L’inchiesta ha preso in esame una serie di progetti di ricerca su animali vivi condotti nei laboratori scientifici, i cosiddetti stabulari, dell’Ateneo. Sarebbe emerso un collaudato sistema illecito con ispezioni “pilotate” dell’Asp nei laboratori dell’Ateneo per non segnalare criticità ed evitare la revoca dei finanziamenti. Le attività sperimentali con animali vivi sarebbero state effettuate, in gran parte, attraverso la violazione delle basilari norme di igiene e benessere animale. Dalle indagini della Guardia di finanza, infine, sarebbe stata riscontrata l’esistenza di un allevamento abusivo di animali da laboratorio

 

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