L’esplosione di ieri avvenuta a seguito di un incendio a un distributore di benzina e metano in via dei Gordiani a Roma ha “generato diossina”. Lo riferisce Arpa Lazio diffondendo i primi dati del monitoraggio dell’aria. In particolare, si registra la presenza di diossine-TEQ pari a 1 pg/m3. “Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. L’Oms (nel documento Air quality guidelines for Europe 2000) stima concentrazioni di tossicità equivalente (TEQ) di diossine e furani in ambiente urbano pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l’incendio ha effettivamente generato diossina” si legge.
Il campionatore è stato installato dai tecnici dell’Agenzia regionale della protezione ambientale. L’attività di campionamento, spiega Arpa Lazio, è necessaria per verificare la presenza e la quantità di sostanze chimiche inquinanti. Le procedure standard in occasione di incendi prevedono la ricerca di diossine, IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e PCB (policlorobifenili), in quanto si tratta delle sostanze che generalmente possono formarsi a seguito di eventi di questa natura. I risultati delle analisi sono riportati in una tabella dopo essere stati tempestivamente condivisi con l’autorità sanitaria.
Il distributore saltato in aria
È stato un boato impressionante quello che ha scosso il quartiere Prenestino, nel quadrante est della Capitale, alle 8 della mattina. Le immagini che si sono susseguite per l’intera giornata immortalano l’apocalisse che ha travolto la zona, quel che resta del distributore di gpl saltato in aria. Le cause, secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, sarebbero da attribuire a un malfunzionamento dell’impianto del gas, un cosiddetto ‘blif da gpl‘, che viene equiparato all’esplosione di una bomba. Una fuoriuscita di gas Gpl durante le operazioni di scarico da un serbatoio a una autocisterna. Prima che si verificasse l’esplosione, che ha causato il ferimento di almeno 50 persone (due in modo grave), era già in corso l’evacuazione dell’area e la messa in sicurezza da parte delle forze dell’ordine per una fuoriuscita di gas che era stata segnalata ai vigili del fuoco.
La devastazione del centro sportivo Villa De Santis dopo l’esplosione
A confermare la potenza della deflagrazione sono state le tante testimonianze dei cittadini, non solo i residenti del quartiere ma anche quelli delle aree limitrofe. “Mentre andavo verso il centro sportivo (De Sanctis, ndr), per accertarmi non ci fosse più nessuno, è esplosa un’ambulanza e ho visto un pezzo di lamiera volare verso la mia direzione – dice un 28enne -. Arrivavano pezzetti di metallo, cose incendiate”.
In totale sono una cinquantina le persone evacuate in seguito all’esplosione che, oltre al distributore, ha coinvolto anche un deposito del 118 dove c’erano diverse bombole d’ossigeno. Per questo i boati uditi dai residenti sono stati più d’uno, probabilmente causati proprio dai dispositivi medici.
Capo vigili del fuoco a RaiNews24: “Forte perdita di Gpl”
“È avvenuta questa forte perdita Gpl, una sorta di petrolio liquefatto che quando esce dal contenitore gassifica e quindi aumenta il proprio volume di quasi 300 volte. Durante le operazioni di rifornimento c’è stata la fuoriuscita di questo gas che poi invaso l’area del distributore e si è innescata, provocando la prima deflagrazione che ha addirittura portato a dei piccoli incendi al di fuori del perimetro dello rifornimento”. Così a RaiNews24 il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Eros Mannino, ha ricostruito la dinamica dell’esplosione avvenuta questa mattina a Roma in un distributore di benzina e Gpl lungo via dei Gordiani, nella zona est della Capitale. A quel punto è partita la prima chiamata ai soccorsi ma nel frattempo, ha sottolineato Mannino, “il gas ha continuato a fuoriuscire” e così “è avvenuto il collasso della autocisterna di rifornimento che aveva gran grandi quantità di gas”, provocando “una seconda esplosione più forte”.
Danni diffusi e preoccupa l’aria. Le raccomandazioni di Arpa e protezione civile
Vetri delle case in frantumi, cornicioni caduti, danni in diverse scuole del quartiere. L’esplosione al distributore ha causato danni diffusi. Ora è sotto monitoraggio anche l’aria così come i terreni visti i materiali che lentamente si sono depositati in tutta la zona. Da lì potrebbero arrivare nuovi effetti nocivi. Dopo la deflagrazione, si è levata infatti una densa colonna di fumo che ha costretto i residenti a tirare fuori dai cassetti le mascherine che si usavano nel periodo del Covid.
Le autorità hanno invitato la gente a tenere chiuse le finestre di casa. Stop anche all’aria condizionata. La Società Italiana di Medicina Ambientale ha avvertito infatti che il Gpl, miscela di propano e butano, se inalato in alte concentrazioni può provocare nausea, vertigini, disturbi neurologici, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, anche asfissia. La Protezione Civile invita i cittadini a non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio. Nelle aree limitrofe o a distanza fino a tre chilometri dal luogo dell’esplosione, si consiglia di rimanere all’interno delle abitazioni, di tenere chiuse le finestre per evitare l’immissione di area esterna insalubre. Al momento – consigliano le autorità – è bene anche astenersi dal consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati in zona.
L’incidente – secondo una prima ricostruzione – è avvenuto proprio mentre sul posto arrivava una squadra dei vigili del fuoco, chiamata per un incidente – parallelo all’evento principale – che aveva coinvolto un camion. Le fiamme si sono propagate rapidamente a un deposito giudiziario che si trova alle spalle del distributore e i vigili sono tutt’ora impegnati nello spegnimento.
La portavoce della Questura di Roma a RaiNews24: “In corso bonifica stabili”
I residenti nella zona “devono rimanere chiusi in casa, ovviamente in sicurezza e tenersi alle indicazioni impartite dalle forze dell’ordine e dai soccorritori presenti sul posto” mentre la raccomandazione per chi vive nelle zone limitrofe è “non avvicinarsi all’area oggetto dell’esplosione, anche per le esalazioni di fumo che possono essere dannose”. Lo ha detto la portavoce della questura di Roma, Elisabetta Accardo, intervistata da RaiNews24 sugli sviluppi dell’esplosione avvenuta questa mattina in un distributore di benzina e Gpl lungo via dei Gordiani, nella zona est della Capitale.
Dagli Usa a India e Australia, la notizia sui media internazionali
La Cnn pubblica sul suo sito web le immagini con il momento esatto del boato, l’esplosione e le fiamme con un ampio servizio sull’episodio che ha scosso la capitale. E’ solo una delle testate internazionali che hanno reagito alla notizia dell’esplosione al distributore di via dei Gordiani, aggiornando con i dettagli degli sviluppi nel corso della giornata. Dalla Bbc al New York Times, con le agenzie internazionali Reuters, Afp, Ap tutti pubblicano corrispondenze e video. Che rimbalzano di conseguenza sui network americani: Cbs negli Usa per esempio, e City News a Toronto, in Canada. Ma anche Al Arabya seguita nei paesi arabi. La notizia viene ripresa quindi dal Times of India e dal Canberra Times, a conferma che le informazioni sulla deflagrazione e le sue gravi conseguenze hanno fatto il giro del mondo. La lista è pressoché completa poi per le maggiori testate europee: El Pais in Spagna, France24 e Le Monde in Francia, SkyNews, The Telegraph e The Independent nel Regno Unito, e la Bilde in Germania, Il Der Standard in Olanda, per citarne alcun.i