Le borse del Vecchio Continente aprono in modo debole. Milano cede lo 0,25, resta sopra la parità Londra, mentre Francoforte è la peggiore, in ribasso di un punto percentuale, seguita da Parigi (-0,6%).

Incerti anche i mercati asiatici, che non riescono a stabilizzarsi dopo tre giorni di forti perdite seguiti ad una possibile guerra commerciale con l’Europa per i nuovi dazi all’importazione di veicoli elettrici cinesi. Tokyo ha chiuso guadagnando lo 0,95%, mentre le borse cinesi, Shanghai e Hong Kong, restano in territorio negativo.

Pesa la chiusura contrastata di Wall Street, che ieri ha visto arretrare proprio il settore protagonista dei rialzi più consistenti nelle ultime settimane, ovvero quello tecnologico. Il Dow Jones è salito dello 0,67% grazie agli acquisti sui titoli tradizionali, bancari e dell’energia, mentre il Nasdaq è arretrato dell’1,09%. Gli investitori hanno venduto i titoli dei big tech, in particolare quelli del gigante dei chip per l’intelligenza artificiale Nvidia, sceso del 6,7%, che in tre giorni ha lasciato sul terreno oltre 500 miliardi di capitalizzazione.

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