La Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) fa i conti dopo il taglio dei tassi operato oggi dalla Bce e sottolinea i benefici che questo comporterà sul fronte dei tassi bancari. “Le famiglie indebitate in Italia sono 6,8 milioni: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Da alcuni mesi le banche, in previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva da parte dell’Eurotower, hanno anticipato la prevista riduzione dei tassi e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi”. “I tassi sui mutui – analizza la Fabi entrando più nel dettaglio – sono già diminuiti a una media del 3,44%, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare ancora al 3,20%: una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200 mila euro, un risparmio complessivo di oltre 70 mila euro (-19,3%)“. “I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8,58%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora all’8,25%: vuol dire che un’automobile da 25 mila euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11 mila euro in meno (-23%) rispetto al 2023; mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 161 euro (-14,6%)”, conclude il sindacato dei bancari.

Capecchi (Crif): la Bce aiuta la ripresa, più mutui ad agosto. Dopo anni di restrizioni una vera e propria boccata d’aria

“Anche nel mese di agosto si mantiene la crescita in doppia cifra per quanto riguarda la domanda dei mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane con un +13,4%”. Lo afferma Simone Capecchi, Executive director di Crif, prima di aggiungere: “Se diamo uno sguardo complessivo ai primi otto mesi del 2024 notiamo un valore pari al +6%. Questo a conferma del fatto che il mercato, dopo una politica monetaria restrittiva, sta conoscendo una vera e propria boccata d’aria”. Sulla decisione di oggi della Bce sul taglio dei tassi, Capecchi spiega che “va ad incoraggiare la ripresa della domanda anche per quanto riguarda le richieste dei prestiti che, dopo una prima metà dell’anno in sofferenza, nel mese di agosto segnano un +4,3%”.

Facile.it: rate in calo di 85 euro entro il 2025 

Con una sforbiciata dei tassi di interesse da parte della Bce di 25 punti base e il relativo calo dell’Euribor, il beneficio per la rata di un mutuo medio variabile italiano sarebbe di circa 18 euro. A calcolarlo è uno studio di Facile.it, pubblicato in occasione della riunione dell’Eurotower di oggi. Ma le buone notizie non finiscono qui: i mutuatari dovrebbero aver visto un alleggerimento della rata di settembre di circa 12 euro e, secondo le previsioni di mercato, le rate continueranno a scendere nei prossimi mesi con un calo superiore agli 85 euro entro la metà del 2025. I mercati infatti si aspettano che l’indice continui a scendere nell’anno, con un calo complessivo delle rate di un mutuatario medio di circa 38 euro entro la fine del 2024 e ulteriori ribassi nel 2025. Quindi, dati alla mano, prendendo l’andamento della rata di un mutuo medio variabile – 126.000 euro in 25 anni al 70%, sottoscritto ad inizio 2022 – la rata, che ad agosto 2024 era pari a 733 euro (ben 277 euro in più rispetto agli iniziali 456 euro), potrebbe scendere a circa 721 euro a settembre per poi calare a 683 euro entro la fine dell’anno e a 634 euro entro giugno 2025.

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