Parte il bonus nido 2025 per il rimborso delle rette per i bimbi fino a 36 mesi, con due novità: aumenta l’importo massimo, che sarà fino 3.600 euro, e la maggiorazione – diversamente dal passato – è prevista anche per i figli unici e se in famiglia non c’è già un altro figlio under 10. 

Nelle prossime ore verrà attivata la pagina dove caricare le domande, che potranno essere fatte solo online.L’Inps ha pubblicato una circolare operativa con i requisiti e le istruzioni per il contributo, che vale per il pagamento delle rette di asili nido e il supporto per i bambini affetti da gravi patologie croniche. Il bonus, nella nuova versione prevista dalla legge di Bilancio, è stato incrementato e diversificato in base alla situazione economica delle famiglie. 

Arriva fino a 3.600 euro annui per i bambini nati dal primo gennaio 2024 in famiglie con Isee fino a 40.000 euro, oltre questa soglia sarà invece di 1.500 euro annui. L’incremento è riconosciuto, per i nuclei con un valore dell’Isee fino a 40.000, a prescindere dalla presenza di almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni. Per i bambini nati prima del primo gennaio 2024, il bonus vale 3.000 euro annui, per Isee fino a 25.000 euro; 2.500 euro annui, per Isee da 25.001 a 40.000 euro; 1.500 euro annui, per Isee oltre 40.000 euro. 

L’importo si somma agli altri benefici fiscali, quindi nel calcolo dell’Isee è neutralizzato l’assegno unico universale.

Sono previste due tipologie di contributo, per il rimborso delle rette degli asilo nido, pubblici e privati autorizzati; o un contributo per supporto a domicilio, per bambini con gravi patologie croniche che non possono frequentare l’asilo. Le domande – spiega l’Istituto – possono essere presentate esclusivamente online attraverso il portale dell’Istituto, autenticandosi con la propria identità digitale, Spid o Carta d’identità elettronica, o attraverso un patronato. Va allega la documentazione necessaria, come le fatture delle rette pagate e, nel caso del supporto a domicilio, un’attestazione del pediatra. 

Il bonus nido deve essere richiesto dal genitore che paga la retta. Il contributo per il supporto presso la propria abitazione per i bambini con gravi patologie, invece, deve essere richiesto dal genitore che coabita con il figlio. Le domande  saranno accolte in base all’ordine cronologico di presentazione e saranno soggette a controlli da parte dell’Inps.

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