Ha confessato di aver ucciso la sua compagna Christian Persico, il 36enne accusato del femminicidio di Tina Sgarbini, 47 anni, trovata senza vita sabato mattina all’interno del suo appartamento a Montecorvino Rovella (Salerno). L’uomo, nel corso dell’interrogatorio reso nell’udienza di convalida, ha ammesso le sue responsabilità. Il gip del Tribunale di Salerno ha convalidato dunque il fermo e per lui ha disposto il carcere.
Tina Sgarbini e Christian Persico (Lcc)
I tre figli che ha lasciato Tina Sgarbini, i dissidi in casa
Persico, rintracciato dai carabinieri alcune ore dopo il ritrovamento del corpo della donna, si era dapprima avvalso della facoltà di non rispondere. Il padre di Tina Sgarbini, che lascia tre figli, ha riferito che la donna lo aveva “cacciato di casa” perché non lavorava.
Rintracciato grazie a una segnalazione
Determinante, secondo quanto si apprende, è stata la segnalazione di un cittadino che lo ha visto per strada e ha dato l’allarme. Si trovava in zona San Pietro, poco distante dall’abitazione del delitto. Lo stesso luogo dove la telecamera di un impianto di videosorveglianza lo aveva immortalato alle 4 di notte. Una volta giunti sul posto, i carabinieri lo hanno ammanettato e l’uomo non avrebbe opposto resistenza.

Femmincidio Salerno (tg2)
Tina Sgarbini aveva tre figli
I tre figli della donna, nati da una precedente relazione, al momento della tragedia non erano presenti. A fare scoprire il corpo della donna sono stati i familiari di Persico i quali, preoccupati dal fatto di non riuscire a mettersi in contatto con lui, hanno allertato i carabinieri. Non è chiaro se i due si frequentassero ancora anche se “alcuni giorni fa – racconta un testimone – erano stati visti insieme in un bar del paese”. Il padre di Tina, Antonio Sgarbini, al Tg1 ha detto: “Lei l’ha cacciato fuori secondo me perché non lavorava, si presentava a casa faceva tutti i comodi suoi. Mia figlia a un certo momento dice ‘tu te ne devi andare da qua e l’avrebbe cacciato pure, purtroppo non si può tenere una persona che non serve in casa”.
I militari hanno sentito persone a conoscenza dei fatti, proprio per delineare con maggiore precisione quanto potrebbe essere accaduto. Anche i social dei due vengono scandagliati, per poter avere indicazioni sul possibile movente. Le foto e i video del profilo Facebook della donna – dove si accavallano commenti di rabbia e dolore – restituiscono l’immagine di una Tina bella e sorridente. Tante le istantanee di vita con le amiche e con i figli, i compleanni spensierati e le immagini di normale quotidianità. Nessuna foto con il compagno, tranne alcune immagini di cene e brindisi dove lei è stata taggata dall’uomo, il quale ha pubblicato invece molti scatti di loro due insieme, abbracciati e felici. La stessa foto profilo di Persico e quella di copertina li ritrae come una coppia affiatata e serena. Il 23 dicembre 2020 lui aveva postato una immagine di loro due sorridenti, accompagnata dalla didascalia “Quattro anni che ci sopportiamo. Chi l’avrebbe mai detto”.
Il luogo del delitto di Montecorvino Rovella (TgrRaiCampania)
Ieri in paese doveva esserci una festa, ma la Pro Loco Rovella ha deciso di annullare l’evento, così come il Comune ha rinviato l’inaugurazione di un Polo dell’infanzia e un concerto, proclamando il lutto cittadino in occasione dei funerali. Parole di affetto e partecipazione arrivano dal sindaco D’Onofrio il quale, appena appresa la notizia, si è precipitato sul posto.
Le parole del sindaco
“Una tragedia inaspettata. Nessun segnale di pericolo. L’intera comunità è sconvolta e attonita. Siamo vicini e offriamo pieno sostegno ai familiari se ne avessero bisogno”. Così Martino D’Onofrio, sindaco di Montecorvino Rovella. “Passerà minimo una settimana prima dei funerali, visto che non c’è ancora una data dell’autopsia. Nel frattempo tutti gli eventi del Comune sono stati rinviati”.