“Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti”, così il gruppo in una nota, spiegando che “in particolare, gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”.

Solo poche ore fa un guasto elettrico alla stazione Termini di Roma ha fatto registrare un’altra giornata nera per il trasporto ferroviario, con forti ritardi e cancellazioni. Lo stesso era successo per l’Alta Velocità quando a Milano un treno provocò danni, pare con il suo pantografo, accentuati ulteriormente da un altro treno in transito che avrebbe agganciato il tutto creando un danno maggiore. E poi ancora “l’inconveniente tecnico” che ha rallentato la tratta tra la capitale e Firenze. Segnalazioni si erano registrate in Liguria dove “i ritardi si sono moltiplicati e che si aggiungono al taglio di Intercity e all’aumento dei tempi di percorrenza delle frecce verso Roma”, affermavano i deputati del Pd Valentina Ghio e Alberto Pandolfo. Mentre il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, segnalava problemi sulla tratta Roma-Firenze. In tilt anche la linea Salerno-Reggio a causa sei danni provocati dal maltempo: nove i treni tra Alta velocità e Intercity cancellati o limitati, e ritardi che per due treni notturni sono arrivati a superare i 350 minuti, ovvero quasi 6 ore. Ma la lista degli episodi di ritardo o inconvenienti tecnici è piuttosto lunga.

Caos treni a Milano, tecnici RFI al lavoro lungo la tratta interessata (local team)

Dopo le polemiche, l’amministratore delegato di Fs, Stefano Donnarumma, era intervenuto per spiegare meglio la situazione riguardo ai blocchi dei treni in direzione del Sud Italia. Il numero uno di Ferrovie – il cui posto non sarà toccato dalla prossima tornata di nomine – non vuole quindi sentir parlare di disastro: “Un disagio che può impattare su un migliaio di persone non può essere raccontato come un disastro – si è difeso davanti ai giornalisti – dato che ne spostiamo contemporaneamente due milioni che sono ben contenti di andare sui nostri treni”.

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