Dopo le dichiarazioni di ieri alla Camera, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, oggi ha riferito all’Aula del Senato sui problemi delle rete ferroviaria degli ultimi mesi. Rispetto al testo di ieri alla Camera il ministro ha detto di aver “cambiato alcuni passaggi” e “aggiornato alcuni ulteriori dati che sono arrivati nelle nelle ultime ore”. Salvini rivendica: “Voglio rispondere con fatti e numeri e a tutti gli episodi che hanno indotto il gruppo Ferrovie dello Stato a presentare un esposto alle autorità. Ho sottolineato alcuni episodi oggettivamente sconcertanti”.

Episodi oggettivamente sconcertanti

“Ieri alla Camera ho sottolineato alcuni episodi oggettivamente sconcertanti, come la presenza di un uomo a passeggio sui binari nel momento in cui sono stati gravemente danneggiati degli impianti a Milano dando vita al famoso ‘sabato nero'”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell’informativa urgente al Senato sulla situazione della rete ferroviaria nazionale.

 

Stimolo le aziende ferroviarie a dare soluzioni tempestive
“Quando ho giurato come ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti l’ho fatto in un momento molto importante, in una fase di ammodernamento dell’Italia”, ha detto Salvini.  “Ogni eventuale problema mi porta a lavorare un’ora in più – ha aggiunto -. I dati che ho citato non esentano tutto il sistema dello Stato dall’essere vigili ogni giorno”. E ha ricordato: “stimolo le aziende del settore ferroviario ad essere tempestive nella soluzione”, nel fornire “rimborsi” e nell’annuncio di “ritardi”.

In due anni +15% convogli in circolazione e 200 cantieri in più

“I treni in circolazione a ottobre 2022, primi dell’insediamento del governo, erano 8.874, il 15 gennaio 2025 ben 10.252″, con un aumento del 15% di treni circolanti e 200 cantieri in più sulla stessa rete”, ha detto il ministro nell’informativa al Senato.  Nel 2022, i cantieri per nuove opere erano 616, quest’anno sono 673. Aumento del 9,25%. Nel 2022, i cantieri per manutenzione erano 400, quest’anno diventati 520, +30%. “E nonostante il maggior numero di cantieri, il maggior numero di convoglio e passeggeri – l’anno scorso mezzo miliardi – abbiamo registrato meno ritardi rispetto rispetto ai due governi precedenti”, ha aggiunto.

 

Dopo esposto FS puntualità aumentata fino all’85%

Nel 2024 le denunce raccolte dalla polizia ferroviaria per attentati alla sicurezza dei trasporti hanno avuto un  incremento del 25% rispetto al 2023. Così il ministro dei Trasporti,  Matteo Salvini, nel corso dell’informativa in Senato sulla situazione  della rete ferroviaria, evidenziando che ”nel 2024 la puntualità  media dell’alta velocità è stata del 75%” e dopo l’esposto di Fs del  15 gennaio ”la puntualità nelle prime due settimane dell’alta  velocità del 2025 è stata del 78,3%, aumentata all’85% dal 16  gennaio”. E ha aggiunto: ”i numeri, non il sottoscritto, smentiscono chi sostiene che dopo l’esposto non è cambiato nulla”.       

”Ho già ricordato alla Camera tutti gli episodi che hanno indotto il  gruppo Fs a presentare un esposto alle autorità e ho sottolineato  alcuni episodi oggettivamente sconcertanti come la presenza di un uomo nel momento in cui sono stati gravemente danneggiati degli impianti a  Milano, dando vita al famoso sabato nero”, sottolinea ancora il  titolare del Mit.

Il ministro ieri alla Camera: preoccupante escalation di azioni contro la ferrovia

Richiesto a gran voce dalle opposizioni nei giorni neri dei ritardi ferroviari, Matteo Salvini ha risposto, ieri,  in aula alla Camera sulle difficoltà che si sono registrate nelle ultime settimane lungo la rete ferroviaria. Matteo Salvini interviene innanzitutto a “Sostegno ai 92mila dipendenti di Ferrovie dello Stato e agli uomini e donne delle forze dell’ordine, che ogni giorno sono impegnati in attività che non meritano le troppe polemiche e insinuazioni che a volte ci sono sul loro operato”. Poi l’ammissione: sì, “la situazione appare oggettivamente preoccupante: quando ci sono dei disagi il primo dovere è scusarsi e Fs l’ha fatto”. 

Il ministro poi è passato al contrattacco sul tema dei presunti sabotaggi nelle stazioni di Roma e Milano, ricordando che “abbiamo un quadro di incendi dolosi e guasti che guarda caso dopo la presentazione di un esposto non si sono più verificati, ma non ci facciamo intimidire: abbiamo una grande rete ferroviaria da anni oggetto di attacchi da anni, lo ribadì anche un premier del passato che però non passò dalle parole ai fatti”: il riferimento è a Matteo Renzi. 

Il ministro ha ribadito che “abbiamo più di 1200 cantieri sulla rete ferroviaria, di cui 700 per nuove opere, lavori necessari per adempiere ai piani del Pnrr. Gli investimenti ammontano a oltre 10 miliardi per il 2024, per garantire un ammodernamento della rete infrastrutturale: stiamo lavorando perché casi quello del ponte Morandi non si verifichino più. Ovviamente tutti questi cantieri possono creare dei disagi, le chiusure temporanee delle linee sono necessarie in alcuni casi”.

Ma soprattutto, il ministro dei trasporti ha ricordato che “negli ultimi anni i risultati peggiori si riferiscono all’anno 2018, con meno treni e meno cantieri, quando i ministri dei Trasporti erano prima del Pd e poi di M5S, col 68 per cento di puntualità, e poi nel 2020 con il 70 per cento: meno cantieri, meno treni e più ritardi, ma non mi sembra che ci fosse una campagna di questo genere. Aggiungo che nel 2024 ci sono stati 626 scioperi finora, più di uno al giorno, anche per questo sono intervenuto con la precettazione perché la tutela dei lavoratori è una priorità ma anche la tutela dei viaggiatori sarà sempre una mia priorità”. 

 

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